Un governo snello, con pochi ministri, messo in pista in tempo record senza ulteriori consultazioni. Carlo Cottarelli non ci ha pensato è al lavoro da domenica sera, quando intorno alle 21 è stato convocato dal Colle per ricevere l’incarico lunedì. Dopo il colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, ha avviato subito la macchina per la formazione del nuovo esecutivo.

Niente consultazioni, qualche ora di lavoro nella sala dei Busti della Camera per completare la lista dei ministri (in parte già compilata dal Colle) e poi lo scioglimento della riserva. Già martedì il nuovo esecutivo potrebbe giurare nelle mani di Mattarella e subito dopo incamminarsi verso palazzo Chigi per il passaggio di consegne con il premier dimissionario Paolo Gentiloni.

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La meglio conosciuta cerimonia della Campanella sarà seguita dal primo Consiglio dei ministri, che segna formalmente il passaggio di potere tra il premier uscente e quello entrante. In questa seduta viene nominato anche il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri.

Tra mercoledì e giovedì il governo Cottarelli potrebbe presentarsi in Parlamento per la fiducia e pronunciare il discorso programmatico. Per fissare la data della fiducia ci sarà bisogno di un’altra conferenza dei capigruppo sia a Montecitorio che a palazzo Madama. L’obiettivo è chiudere prima della festa della Repubblica del 2 Giugno, appuntamento caro al presidente Mattarella.

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