Ennesima «baby gang» fermata nella Capitale. Quattro minorenni, tra i 14 e i 16 anni, sono accusati di aver aggredito e rapinato diversi loro coetanei in pieno centro storico a Roma, tra piazza del Popolo, villa Borghese e piazzale Flaminio. I quattro - due ragazze, una di Roma e una di Tivoli, e due ragazzi romani - sono ora indagati a piede libero con l’accusa di rapina in concorso.

L’ultima rapina del gruppo di «bulli» risale a ieri pomeriggio, quando un ragazzino di 14 anni romano, che era in compagnia di alcuni amici, è stato prima avvicinato con una scusa e poi aggredito con pugni al volto. L’obbiettivo della «baby gang» erano uno smartphone e una collanina d’oro indossata dalla vittima. Fortunatamente la comitiva di ragazzi è intervenuta a difesa dell’amico mettendo in fuga i «bulletti» e avvertendo subito dopo i carabinieri della stazione Piazza Farnese: dopo aver raccolto le informazioni e le descrizioni degli aggressori li ha rintracciati e fermati, qualche ora dopo, vicino a villa Borghese.

Con loro avevano la refurtiva delle aggressioni nei confronti di altre giovanissime vittime, messe in atto sempre nella zona centrale. Tra gli oggetti trovati in possesso della gang c’erano un cellulare e un abbonamento Atac intestato a un altro ragazzino di 14 anni rapinato poche ore prima con le stesse modalità, in via Giambattista Vico, nei pressi di piazzale Flaminio. Anche in questo caso, la vittima è stata aggredita con pugni al volto prima di essere derubata. I due giovani aggrediti sono stati entrambi medicati presso l’ospedale «Santo Spirito» per contusioni e ferite al volto, guaribili in 5 e 7 giorni. Per i quattro fermati finiranno in un’inchiesta della procura dei minorenni della Capitale con le accuse di aggressione a scopo di rapina.

I precedenti delle «baby gang» romane

Una delle bande più pericolose è quella dei ragazzi della «Roma bene», quelli che vivono tra la zona Cassia e Ponte Milvio. Molti di loro si identificano con gruppi neofascisti come Casapound e Forza Nuova, e nella maggior parte dei casi vittime delle loro aggressioni sono cittadini stranieri, come nel caso dei banglatour, o - come avvenuto nel raid di ottobre scorso - alcuni senza fissa dimora.

Anche a Roma sud però le cose non vanno meglio. E’ del 20 marzo scorso, infatti, l’operazione della polizia di stato che ha portato in manette 12 ragazzi tra i 14 e il 19 anni che nel giro di qualche mese erano riusciti a seminare il panico tra i negozianti di Appia e Tuscolana. Ma le baby gang proliferano in tutta la Capitale. Nelle borgate di Tor Bella Monaca e Centocelle naturalmente, ma anche Primavalle. Proprio in quest’ultima zona lo scorso dicembre quattro minorenni di età compresa tra 16 e 14 anni sono stati denunciati al tribunale dei minori per una serie di atti vandalici sia nei confronti di cittadini stranieri sia nei confronti di mezzi di trasporto pubblici. Nello specifico la gang si è resa protagonista tra novembre e dicembre scorsi del danneggiamento di due autobus dell’Atac (il lancio dei sassi a distrutto i vetri dei mezzi) e dell’aggressione a scopo di furto di un coetaneo colpevole, a loro dire, di aver «spifferato» la loro responsabilità nei raid alla scuola. Le baby gang che spaventano Roma però non sono solamente composte da ragazzini italiani. A Villa Borghese il 18 novembre scorso solamente il provvidenziale intervento dei carabinieri della Compagnia Roma-Centro ha evitato uno stupro di gruppo ai danni di una ragazzina di 13 anni. I responsabili? Un gruppo di 20 ragazzi (18 minorenni e 2 maggiorenni di 18 e 19 anni) marocchini che hanno aggredito un gruppo di coetanei prima derubandoli dei cellulari e poi tentando un approccio sessuale con ragazzina.

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