Egregio Direttore,

ho sempre pensato che non ci fosse molta differenza tra compagni e camerati, e oggi che una partita di calcio è stata annullata perché non gradita ai palestinesi, che in Italia hanno molti sostenitori a sinistra, sono sempre più convinto che l’idiozia non abbia bandiera. In ogni caso la cancellazione del match Israele-Argentina è un fatto gravissimo, soprattutto per le minacce di morte ai giocatori e i festeggiamenti palestinesi. Penso che si sia trattato di un atto di terrorismo nei confronti dello sport come alle Olimpiadi di Monaco. E l’Onu che dice?

Enzo Bernasconi (Varese)

Caro Bernasconi,

la vicenda dell’annullamento della partita di calcio Israele-Argentina, prevista a Gerusalemme, ha una duplice lettura. La prima, descritta dalle cronache di questi giorni, vede la squadra di Messi cedere a pressioni e ricatti di gruppi anti-israeliani arrivati ad imbrattare di sangue la maglia del campione argentino per far comprendere a cosa sarebbe andato incontro mantenendo l’impegno preso dalla Federazione calcio argentina. Ma è la seconda lettura a consentire una comprensione più articolata di quanto avvenuto perché l’artefice della campagna per l’annullamento del match nel Teddy Stadium di Gerusalemme è stato Jibril Rajoub, presidente della Federazione calcio palestinese, già protagonista di più tentativi di indebolire, se non rompere, il legame della Fifa con Israele.

Ebbene proprio Rajoub è considerato da molti a Ramallah come il più credibile e determinato concorrente alla sostituzione dell’anziano e malato Mohammed Abbas - Abu Mazen - alla presidenza dell’Autorità nazionale palestinese. Nella gara non dichiarata alla successione del leader palestinese - al governo dal 2005 - la sfida è fra veterani dell’Intifada, alti funzionari della sicurezza di Ramallah, fondamentalisti di Hamas e leader della nuova generazione. Rajoub punta a sbaragliare tutti giocando la carta del calcio - lo sport più popolare - contro il «nemico sionista». Ecco perché non ha lesinato sforzi - anche i più spregiudicati - per arrivare ad arruolare Messi.