Era vestito da prete con tanto di collarino ecclesiastico al collo. Ma in realtà nella custodia del computer che il «finto» uomo di chiesa portava nelle mani non c’erano immagini sacre, ma tre chili di eroina purissima pronta ad essere immessa sul mercato italiano. È accaduto questa mattina all’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino dove l’uomo, proveniente da Maputo capitale del Mozambico, è stato arrestato dai finanzieri del Comando Provinciale della Capitale che hanno agito insieme ai funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

Il «falso» sacerdote, fermato allo scalo dell’aeroporto Leonardo da Vinci, alle prime domande dei finanzieri ha affermato, per non destare sospetti, di avere la cittadinanza americana e di essere arrivato a Roma, proveniente dal Mozambico, in transito dall’aeroporto di Lisbona, reduce da un impegnativo viaggio missionario.

I militari però, insospettiti dall’atteggiamento dell’uomo, hanno deciso di controllare la sua borsa: dentro l’imbottitura hanno trovato tre chili di eroina purissima che sarebbe servita ad alimentare il mercato del litorale romano.

La droga sequestrata avrebbe, infatti, consentito alle organizzazioni criminali di immettere sul mercato circa 25 mila dosi che avrebbero garantito ai trafficanti guadagni per oltre un milione di euro. L’uomo è stato subito arrestato con l’accusa di traffico di droga.

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