Il Comitato di redazione de La Stampa esprime piena solidarietà ai colleghi del Mattino di Padova e in particolare alla cronista Cristina Genesin per quanto accaduto oggi. Nel farlo, condivide e sottoscrive il comunicato redatto dal Cdr dei giornali veneti del gruppo Gedi News Network che qui pubblichiamo:

«Un episodio grave, di intimidazione e di limitazione della libertà a una cronista che nient’altro ha fatto se non il proprio lavoro. Il Comitato di redazione dei giornali veneti Gnn (Mattino di Padova, Nuova Venezia, Tribuna di Treviso e Corriere delle Alpi) condanna fermamente l’episodio che ha visto protagonista in queste ore la collega Cristina Genesin, da anni cronista giudiziaria del Mattino. Otto finanzieri le hanno perquisito la casa, le hanno sequestrato computer e cellulari. Altrettanti hanno fatto irruzione nella redazione del giornale. Con un’accusa a dir poco incredibile, firmata dal pm della Dia Fabrizio Celenza: “favoreggiamento alla mafia”, insieme al direttore Paolo Possamai e al condirettore Paolo Cagnan. Il “reato”, aver pubblicato una foto del figlio di Riina a Padova lo scorso anno. I rappresentanti dei giornalisti respingono al mittente questi tentativi di imbavagliare la stampa libera, e chiedono sia fatta luce al più presto su questa vicenda dai tratti paradossali. Chiedono l’intervento degli organismi di categoria e del nuovo governo affinché sia tutelata, non soltanto a parole, la libertà di stampa e il diritto dei cittadini a essere informati. E non venga accusato di reati così gravi chi cerca ogni giorno di perseguire la verità e l’informazione corretta. Il Cdr di Mattino. Tribuna, Nuova Venezia e Corriere delle Alpi».

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