Un esposto contro la decisione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, di chiudere i porti all’attracco della nave Aquarius è stato depositato oggi in procura a Roma da Gianfranco Mascia dei Verdi.

Nel documento, Mascia, che è stato anche tra i candidati del centrosinistra alle primarie per la candidatura alla poltrona di sindaco di Roma, si chiede ai magistrati di piazzale Clodio di verificare se «il rifiuto di autorizzare l’attracco dei porti italiani della nave con a bordo oltre 600 immigrati, sia in violazione della Convenzione internazionale sulla ricerca e il salvataggio marittimo siglata ad Amburgo nel 1979 e ratificata dall’Italia con la legge 147 del 1989. Una convenzione - è detto nell’esposto - che fissa l’obbligo di soccorso in mare a chi sia in pericolo di vitae quello del suo trasferimento in luogo più sicuro».

Non solo. L’esposto riguarda anche la conferenza stampa tenuta da Salvini l’altro giorno con il logo della Lega dietro le spalle. Secondo Mascia questo comportamento, essendo Salvini un ministro della Repubblica, sarebbe in contrasto con le norme dell’articolo 290 del codice penale «Vilipendio della Repubblica, delle Istituzioni costituzionali e delle Forze Armate».

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