«Praedicate Evangelium», predicate il Vangelo. È il titolo provvisorio della bozza di Costituzione apostolica sulla Curia romana che sostituirà la vigente Pastor bonus (1988). Una prima bozza viene ora consegnata al Papa dal Consiglio dei nove cardinali che lo coadiuvano nella riforma, il cosiddetto C9, che in un documento di 25 punti pubblicato oggi rivendica le «non poche attuazioni» che ci sono già state dall’inizio del processo riformatore a inizio del pontificato.

Il C9, che si è riunito per la 25esima volta da lunedì ad oggi e tornerà a riunirsi dal 10 al 12 settembre prossimi, sottolinea che «seguendo un principio di gradualità, dal Papa altre volte richiamato, non poche attuazioni per la suddetta riforma ci sono già state» e «la stessa proposta, che il Consiglio ora consegna al Papa per tutte le considerazioni che egli riterrà necessarie, opportune ed utili, non si presenta come una realtà tutta da scoprire, ma come un insieme sistemico dei principi che sono alla base della riforma stessa, con prospettive di completamento». Il «titolo provvisorio» della prima bozza è Praedicate Evangelium, ha reso noto il direttore della Sala Stampa vaticana Greg Burke, sottolineando che adesso ovviamente «il Papa farà come vuole», consulterà chi altri vorrà e apporrà «tutti i cambiamenti che riterrà opportuni, utili e necessari».

Dopo aver ricordato l’origine del C9 – preannunciato un mese dopo l’elezione di Jorge Mario Bergoglio, il 13 aprile 2013, formalizzato il successivo 28 settembre, riunitosi la prima volta il 1° ottobre di quell’anno – nel documento di sette cartelle stilato dai consiglieri del Papa, coordinati dal cardinale Oscar Rodriguez Maradiaga e affiancati dal segretario, il vescovo di Albano Marcello Semeraro, si sottolineano i primi frutti delle 139 riunioni di lavoro.

Sono 25 i provvedimenti messi in fila: istituzione della Pontificia Commissione Referente sull’Istituto per le Opere di Religione (chirografo del 24 giugno 2013), Motu proprio sulla giurisdizione degli organi giudiziari dello Stato della Città del Vaticano in materia penale (11 luglio 2013), istituzione della Cosea o Pontificia commissione referente di studio e di indirizzo sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa (chirografo del 18 luglio 2013), istituzione del Comitato di Sicurezza finanziaria della Santa Sede (Motu proprio dell’8 agosto 2013), Motu proprio per consolidare l’Autorità di Informazione Finanziaria (15 novembre 2013), erezione della Segreteria per l’Economia e del Consiglio per l’Economia (Motu proprio del 24 febbraio 2014) e, lo stesso giorno, dell’ufficio del Revisore Generale, istituzione della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori (Motu proprio del 22 marzo 2014), trasferimento della sezione ordinaria dell’Apsa alla Segreteria per l’Economia (Motu proprio dell’8 luglio 2014), approvazione degli statuti dei nuovi organismi economici (22 febbraio 2015), erezione della Segreteria per la Comunicazione (Motu proprio del 27 giugno 2015), riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio (Motu proprio del 15 agosto 2015), Motu proprio sulla negligenza dei Vescovi relativamente ai casi di abusi sessuali compiuti su minori e adulti vulnerabili (4 giugno 2016), Motu proprio per la ridefinizione delle competenze di Segreteria per l’Economia e Apsa (4 luglio 2016), nascita del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (15 agosto 2016), nascita del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale (17 agosto 2016), promulgazione dello Statuto della Segreteria per la Comunicazione (6 settembre 2016), approvazione dello statuto della Pontificia Accademia per la Vita (18 ottobre 2016), approvazione della nuova fattispecie dell’offerta della vita negli iter di beatificazione (Motu proprio dell’11 luglio 2017), trasferimento al Pontificio Consiglio per la nuova Evangelizzazione delle competenze sui Santuari (11 febbraio 2017), modifica del Codice di Diritto canonico per la traduzione dei libri liturgici (Motu proprio del 3 settembre 2017), istituzione del Pontificio Istituto Teologico Giovanni Paolo II per le Scienze del Matrimonio e della Famiglia (Motu proprio dell’8 settembre 2017), istituzione della Terza Sezione della Segreteria di Stato per il personale di ruolo diplomatico (21 novembre 2017), Motu proprio per la regolamentazione dell’età di rinuncia negli alti uffici di Curia (12 febbraio 2018) e, infine, l’approvazione dello statuto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita (10 aprile 2018).

Prima ancora di questo lungo elenco teso a confutare l’idea che in questi anni la riforma della Curia abbia languito, i cardinali consiglieri del Papa ricordano i «principi-guida» di una riforma curiale indicati dal Papa in particolare nei suoi discorsi augurali a Natale di ogni anno e chiariscono che il principio ispiratore di tutta la riforma è contenuto al numero 27 nella esortazione apostolica Evangelii Gaiudium, laddove Francesco scrive: «Sogno una scelta missionaria capace di trasformare ogni cosa… perché diventi un canale adeguato per la evangelizzazione del mondo attuale». I criteri che hanno guidato la riforma, si legge ancora nel testo, sono tre: il principio della fedeltà alla storia e della continuità col passato (tradizione), l’aggiornamento esemplificato dalla nascita della Segreteria per l’Economia, del Consiglio per l’Economia e della Segreteria per la Comunicazione, e, infine, il coordinamento, ossia la semplificazione che ha portato all’accorpamento di diversi Dicasteri.

Nel corso dell’incontro del C9 che si è svolto in questi giorni a Casa Santa Marta, ha detto da parte sua Burke nel corso del periodico briefing, monsignor Brian Ferme, segretario del Consiglio per l’Economia, ha presentato la riforma della struttura finanziaria-organizzativa, evidenziando i risultati positivi fin qui ottenuti: una procedura uniforme per la preparazione dei bilanci preventivi e consuntivi; una maggiore attenzione alle spese; una maggiore cooperazione e comprensione della riforma finanziaria; un graduale cambiamento di mentalità circa la trasparenza e l’accountability.

Anche il cardinale Sean O’Malley è intervenuto per aggiornare il C9 sul lavoro per la tutela dei minori. Secondo monsignor Semeraro, ha riferito Burke in risposta ad una domanda, il prossimo 28 settembre, a cinque anni dal suo insediamento, il C9 non scade.

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