Rostov sul Don. Delusione e un pizzico di rabbia, anzi di recriminazione. Mascherata, un po’ soffocata, ma sempre recriminazione. Questo traspare dalle parole di Tite, ct del Brasile,dopo il pareggio contro la Svizzera di Rostov: «Abbiamo pagato la fortissima pressione che c’è su di noi. E ha finito per condizionare la precisione nella zona di rifinitura. Siamo stati poco precisi in area avversaria, stranamente poco preciso. Abbiamo tirato una ventina di volte e più della metà fuori dallo specchio. Sommer, il loro portiere, avrebbe dovuto essere più impegnato per quanto abbiamo costruito. E anche dopo la rete del pareggio della Svizzera, siamo stati frenati dalla pressione. Ci deve servire da lezione. Dobbiamo essere più freddi. Chiaro, volevo vincerla questa partita e mi aspettavo di vincerla. Non sono contento. Ero contento fino al loro gol, stavamo girando bene. Poi ci sono voluti 10 minuti per ritrovare il ritmo giusto. Si chiama stress, è l’ansia del debutto in un Mondiale. Ma vale anche per me».

Episodi discutibili

Due gli episodi che hanno fatto discutere, la spintarella di Zuber su Miranda in occasione del gol svizzero e quel contrasto nella area elvetica tra Akanji e Gabriel Jesus: «Mi chiedete se avremmo dovuto protestare di più con l’arbitro Palazuelos e io rispondo di no. C’è un sistema in funzione, con arbitro e Var. Non voglio cercare una giustificazione per non avere vinto, ma quanto è accaduto sul gol della Svizzera penso che sia molto chiaro. Era fallo. Per quanto riguarda l’intervento su Gabriel Jesus, lì entriamo nel campo dell’interpretazione soggettiva. Ma non è questione di lamentarsi o meno, ma se un mio giocatore viene spinto, che cosa posso dire? Non è un problema di posizione, di marcatura, è fallo e basta. Miranda mi ha detto, “mister, sarei dovuto cadere per terra”. Gli ho risposto, “no, non bisogna simulare mai”». Miranda conferma: «Poteva essere fischiato fallo, forse l’arbitro non ha ritenuto che la spinta fosse forte, però mi ha disequilibrato. Alcune nazionali favorite non hanno iniziato bene il Mondiale, la Germania ha addirittura perso. Dobbiamo concentrarci su una partita alla volta. Siamo forti e questo pareggio non cambia nessuna delle nostre prospettive e dei nostro obiettivi».

Svizzera: “Giocato in maniera intelligente”

Diverso chiaramente lo stato d’animo del ct svizzero, Vlado Petkovic: «Abbiamo giocato in maniera intelligente. Siamo stati bravi a resistere quando loro pressavano e poi a prenderci i nostri spazi quando ce li hanno lasciati. Il Brasile ha tirato tanto, ma siamo rimasti in partita e nell’intervallo ho detto ai miei giocatori di restare calmi e tranquilli e di pressare un po’ più alti. Questo pareggio dimostra come la Svizzera meriti di essere in questo Mondiale. E che non sarà facile per nessuno batterci. Nelle ultime 22 partite, abbiamo perso una volta sola». Diversa anche la sua opinione sui due casi contestati dal Brasile: «Su Miranda non c’era fallo di Zuber, la difesa del Brasile era posizionata male. E tanto meno rigore per l’intervento di Akanji su Gabriel Jesus. In ogni caso con arbitri e Var, che dubbi si possono avere?».

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