Una Chiesa in ascolto delle persone, tutte, pronta alla «comprensione delle situazioni anche più moralmente discutibili: più avvicino tante famiglie e comunità, giovani e anziani, ammalati e poveri e più mi confermo in questa convinzione. Il desiderio della gente è quello di poter sperimentare una Chiesa umana e vicina, una comunità di stile familiare dove le relazioni sono improntate alla fraternità e al dialogo». E, appunto, «alla comprensione delle situazioni anche più moralmente discutibili vissute dalle persone. Una presenza che sa unire insieme l’amore alla verità, l’amore ad ogni uomo, che sa cercare, condividere e abitare le fatiche delle persone e delle famiglie». È con questo auspicio e con questa lettura del cuore dei torinesi, che l’arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia, ha aperto stamane l’omelia della Messa solenne nella festa della Consolata, patrona della città, nel suo santuario.

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LA FIDUCIA

Ma la diocesi di Torino in realtà già capace di mettere in pratica questi auspici. «Incontro una numerosa schiera di promotori di carità, di giustizia e di pace, di educazione alla vita buona e onesta del Vangelo, che operano, giorno per giorno, nel tessuto delle parrocchie e del territorio, sia in campo religioso che laico. La loro testimonianza - prosegue Nosiglia - produce frutti meravigliosi di speranza nella società. Anche nelle situazioni più complesse e difficili non mancano cristiani, uomini e donne di buona volontà, che generano amore e fiducia attorno a sé». Per questo aggiunge: «Torino non temere: hai trovato grazia presso Dio che ti ha privilegiata suscitando dal tessuto della tua Chiesa tanti luminosi testimoni di santità e di impegno spirituale e sociale a cui puoi attingere non solo come esemplari ma come potenti intercessori per il tuo cammino di crescita nella fede e nella carità». Ancora: «Ti guidi la materna presenza della Madonna Consolata tua patrona e Regina e ti dia il coraggio di osare come lei superando il rischio del ripiegamento su te stessa, la perdita di entusiasmo, di slancio creativo e di motivazioni ideali che conducono a un ineluttabile declino sul piano della fede e dello sviluppo economico e sociale della tua gente».

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Al Santuario della Consolata alle 16, Messa presieduta da mons. Guido Fiandino, con i Missionarie e le Missionarie della Consolata.

Alle 17, i Secondi Vespri.

Alle 18, la Messa con il card. Severino Poletto.

Alle 20.30 si terrà la tradizionale processione con al termine ancora una Messa.

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