Una giovane donna nigeriana è stata aggredita, nella notte tra martedì 20 e mercoledì 21 giugno, nella zona di corso Volta. Una vicenda ancora coperta dal mistero.

Stando a quanto è trapelato la giovane ha chiesto aiuto alla pattuglia della polizia municipale nelle vicinanze dei giardinetti di corso Volta, accanto ad un distributore di carburante in quell’orario chiuso. La donna, con ferite non gravi, era tesa e spaventata. Gli agenti l’hanno accompagnata in ospedale.

Nella mattinata di ieri al pronto soccorso del Massaia si sono presentati numerosi connazionali per cercare di avere informazioni sulle sue condizioni di salute.

L’indagine intanto è passata ai poliziotti della Mobile che nel pomeriggio hanno interrogato la ragazza in questura come testimone. Al momento non vi sarebbero specifiche ipotesi di reato. I medici hanno escluso che la donna sia stata violentata.

Riserbo tra gli investigatori sul racconto della giovane. «Siamo in una fase molto delicata» si è limitato a commentare il commissario Loris Petrillo, dirigente della Mobile. Una delle possibilità è che la donna sia stata vittima di una vendetta tra connazionali.

E’ emerso che era stata identificata in passato come prostituta. L’aggressione potrebbe essere stata una ritorsione, forse dopo un tentativo di ribellarsi alla rete di ricatti orchestrata da esponenti della criminalità nigeriana per costringerla a vendere il suo corpo in strada. Ma non è escluso invece che gli autori dell’intimidazione siano italiani o stranieri di un’altra nazionalità in lotta con gli africani per il controllo del mercato della prostituzione.

Un aiuto alle indagini potrebbe giungere dai filmati delle telecamere di negozi e distributori di carburante di corso Volta.

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