«Nel momento in cui intraprendo il pellegrinaggio ecumenico a Ginevra, per incontrare la comunità cattolica e specialmente per incrementare il dialogo con le altre Chiese, mi è caro rivolgere a Lei, signor Presidente, il mio deferente saluto, che accompagno con fervidi auspici per il benessere spirituale, civile e sociale del popolo italiano, cui invio volentieri la mia benedizione». È quanto scrive Papa Francesco al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un telegramma di saluto mentre è in volo verso Ginevra per il suo pellegrinaggio in occasione del 70esimo anniversario del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Wcc).

Pronta la risposta del capo dello Stato: «L’Italia - si legge nel suo telegramma - segue con attenzione questo suo pellegrinaggio ecumenico che alimenta un fecondo dialogo tra confessioni diverse, promuove la cooperazione tra le Chiese nella ricerca dell’unità e, al contempo, rinnova il pressante invito universale alla solidarietà e alla pace. Nell’inviarle, anche a nome del popolo italiano, un affettuoso augurio di buon viaggio, le rinnovo i sensi della mia più alta considerazione».

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