E' stato denunciato dalla Guardia di Finanza il sacerdote affittuario dell’ex caserma

“Rocciamelone”, nella frazione Villaretto di Usseglio, in Val di Viu. Perché invece utilizzare l'edificio per i campi estivi o gli esercizi spitituali lo affittava ai turisti.

Nel corso delle indagini infatti, è emerso come l'immobile era stato da molti anni concesso in locazione, ad un canone particolarmente agevolato, ad una Parrocchia marchigiana. Il canone annuo di mercato per poter usufruire della struttura, è stato valutato in oltre 20.000 euro. La normativa è però chiara, gli enti religiosi possono sì usufruire di un canone agevolato corrispondente al 10% del valore del canone di mercato, a condizione che la struttura venga utilizzata, senza alcun scopo di lucro, a fini culturali e formativi.

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Per l’affitto della struttura (nella foto in basso di Costantino Sergi), il sacerdote pagava allo Stato una somma di poco superiore a 2mila euro annui. Come accertato dai finanzieri di Lanzo però, per ottenere il considerevole “sconto” che l’Agenzia del Demanio di Torino applicava al parroco, quest'ultimo aveva presentato dichiarazioni false.

L’immobile, costituito da oltre 7000 metri quadrati di superficie per una capacità di circa 120 posti letto, doveva essere esclusivamente destinato, come il religioso si era formalmente impegnato a fare, a campi estivi per ragazzi e famiglie e esercizi spirituali. Gli investigatori hanno invece scoperto come l’ex caserma veniva sub affittata ad altre persone e utilizzata come sosta intermedia nell’ambito di itinerari compresi in pacchetti turistici orientati verso diverse capitali e città europee (un esempio, soggiorno a Usseglio e 4 giorni a Berlino, Parigi e addirittura in Cornovaglia).

Quanto emerso dalle indagini, pertanto, oltre a violare le norme che vietano la sub concessione di beni immobili dello Stato, contrasta con le finalità per le quali veniva concesso il canone agevolato causando, in tal modo, un danno alla comunità calcolato in oltre 190.000 euro.

Il parroco, oltre ad essere stato denunciato alla Procura di Ivrea per indebite percezioni di erogazioni ai danni dello Stato, è stato anche segnalato alla Procura Regionale della Corte dei Conti.

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