Il parroco resta solo e a Santhià salta una messa domenicale. Da domenica 22 luglio entrerà in vigore il nuovo orario con un’unica funzione alle 10,30 al posto delle messe che prima venivano celebrate alle 10 e alle 11,15 in Collegiata. Un cambiamento storico, frutto dei tempi. Da sempre in città la domenica si è abituati alla messa di prima mattina verso le 8,30, poi la funzione alle 10,15 e alla messa grande delle 11. Tra qualche settimana bisognerà cambiare abitudini.

«É una scelta epocale - commenta don Stefano Bedello -, ma al momento essendo rimasto solo non ho altra soluzione». Oltre a Santhià il sacerdote deve occuparsi anche delle comunità di San Germano e Salasco. Quindi dal 22 luglio le celebrazioni in Collegiata saranno alle 8,30, alle 10,30 e alle 18, mentre alle 9,30 a San Grato. La situazione potrebbe tornare alla normalità da settembre, quando don Bedello sarà affiancato da un nuovo vice parroco, probabilmente proveniente dalla Polonia. Per l’estate intanto i fedeli dovranno accontentarsi di una sola messa domenicale.

Il problema è sorto quando fra Marco Giugno è rientrato nell’ordine dei frati minori francescani dopo l’anno di attività nella diocesi di Vercelli al fianco di don Bedello. Il religioso si è trasferito a Loreto, e nell’ultimo anno era stato un importante aiuto per don Bedello. La mancanza di parroci era un tema già sollevato qualche tempo fa da monsignor Alberto Albertazzi, con alle spalle 51 anni di sacerdozio, che gestisce le comunità parrocchiali di Crevacuore, Ailoche, Guardabosone, Caprile, Pray Pianceri e Postua. E visto l’ingente impegno già da qualche anno ha rivisto le messe domenicali alternandole nei vari paesi.

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