«Porteremo la voce della società venezuelana, dei più poveri e piccoli». Con queste parole il vice presidente della Conferenza episcopale del Venezuela, monsignor Mario Moronta, arcivescovo di San Cristobal, ha annunciato la visita ad limina che l’episcopato del Paese sudamericano compierà dal 4 al 17 settembre 2018 in Vaticano per incontrare Papa Francesco.

In una lettera pastorale dal titolo “In comunione con il Vescovo di Roma e la Chiesa Universale”, presentata oggi in conferenza stampa e formulata nell’ambito della plenaria a Caracas in preparazione della visita, i vescovi spiegano che l’incontro con il Pontefice serve a «rafforzare la responsabilità dei pastori come successori degli apostoli e ad essere espressione della vita e dell’impegno di tutti i cattolici: vescovi, sacerdoti, religiosi e laici».

In particolare i presuli affermano che l’udienza con Papa Francesco, prevista per il 10 settembre, sarà un momento di dialogo fraterno sulla vita della Chiesa in ogni realtà diocesana e sulla situazione del Paese. «A lui e ai suoi più stretti collaboratori faremo sentire la volontà di libertà, giustizia e pace di tutto il nostro popolo, colpito dalla crisi che vive la nazione. In tutta sicurezza, porteremo la voce della parte più povera e piccola della nostra società venezuelana», si legge.

«Non andiamo come turisti o semplici funzionari», evidenziano i vescovi, «poiché questa visita è una risposta alla grazia di Dio per ricevere nuova luce per il bene del nostro lavoro pastorale a favore del popolo venezuelano». La visita a Roma sarà inoltre una occasione per ringraziare Papa Francesco perché «ha sempre mostrato una seria e decisa preoccupazione per il Venezuela».

Le ultime due visite ad limina dei vescovi venezuelani - ricorda Vatican News - si sono svolte nel 2002, con Giovanni Paolo II, e nel 2009 sotto il pontificato di Benedetto XVI. A distanza di nove anni, questa tradizione si presenta come una nuova opportunità di portare al Papa «le preoccupazioni, le ansie, le speranze e i desideri della nostra gente e della nostra chiesa», da oltre due anni piagate da una grave crisi sociale, politica, economica.

Già l’8 giugno 2017 Bergoglio aveva ricevuto una delegazione della Conferenza episcopale del Venezuela in Vaticano, guidata dal cardinale Urosa Savino, ma si trattava di un incontro privato per avere un resoconto sulla difficile situazione che attraversa il Paese, dove si sono registrati diversi morti e feriti durante le proteste contro il governo del presidente Nicolas Maduro.

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