“Un rischio per migliaia di automobilisti”: così gli uomini della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane di Genova hanno commentato il sequestro effettuato in porto di 5 container provenienti dalla Cina stipati di pneumatici non a norma, pronti per essere venduti in Italia con una data non corrispondente alla fabbricazione e soprattutto la marcatura “M+S”, che li identificava come gomme da neve quando avevano in realtà caratteristiche compatibili con quelli estivi.

Pneumatici come “assegni post-datati”

Il carico è stato intercettato nel corso di una serie di controlli finalizzati proprio a monitorare il transito di merci da paesi extraeuropei: a insospettire gli uomini della Dogana, la provenienza del carico e la quantità indicata sulla bolla di accompagnamento, oltre 5 mila pneumatici per automobili e mezzi pesanti, per un peso totale di 52 tonnellate. Una volta aperti i container ed esaminato il carico, è balzata subito agli occhi la prima irregolarità: le gomme riportavano sulla “spalla” una data di fabbricazione successiva a quella di imbarco del carico in Cina, dicembre 2017 contro gennaio 2018.

“Pneumatici del futuro, una sorta di assegno post-datato: una palese violazione di una normativa in vigore in tutto il mondo, che obbliga i produttori a indicare la data esatta per facilitare l’individuazione di un particolare lotto nel caso in cui debba essere ritirato per qualche problema, o in caso di analisi per incidenti”, come ha specificato Fabio Bertolotti, direttore generale di Assogomma, interpellata in qualità di esperta per analizzare le gomme.

Che inoltre presentavano anche la dicitura “Mud + Snow” che il produttore appone quando lo pneumatico è adatto alla circolazione in inverno: “L’aspetto della gomma, la mescola e il battistrada non corrispondevano però alla versione invernale - ha sottolineato Bertolotti -. Le gomme invernali hanno speciali lamellature che servono a trattenere la neve all’interno e a generare attrito quando si circola su altra neve. La mescola, inoltre, è più dura, ed è ’termica’: quando la temperatura scende sotto i 7 gradi è in grado di mantenerla costante”.

Spacciati per invernali, online venivano venduti anche come estivi

Caratteristiche che il carico (che rispondeva a 3 diverse “sotto-marche” cinesi effettivamente esistenti e già in vendita online con la dicitura “estivi”) intercettato nel porto del capoluogo ligure non aveva, e che sommate alla data sospetta hanno spinto i militari delle Fiamme Gialle ad approfondire i controlli. Gli pneumatici, hanno accertato, erano stati acquistati all’ingrosso da una società specializzata proprio nell’import-export di gomme, la Startyre, con sede nella provincia di Monza e Brianza e operante principalmente nell’hinterland milanese: una volta sbarcati a Genova sarebbero stati smistati in diversi piccoli rivenditori della zona, che a loro volta li avrebbero messi in vendita come pneumatici invernali a prezzi presumibilmente stracciati.

Come riconoscere la truffa e cosa si rischia

“Il prezzo è un altro fattore che deve insospettire l’automobilista - ha proseguito Bertolotti -. Siamo in un’epoca in cui il mercato si è ampliato in maniera esponenziale, e in cui Internet ha abbattuto confini che sino a qualche decennio fa sembravano insuperabili. Dalla Cina partono migliaia di marche in gran parte perfettamente a norma. Ma è praticamente impossibile pensare di pagare a prezzi stracciati un nuovo treno di gomme invernali. Ben venga l’acquisto a prezzi d’occasione, a patto che prima venga verificato attentamente avvalendosi di un esperto. Ricordiamo che lo pneumatico deve corrispondere in tutto e per tutto alle caratteristiche indicate sulla carta di circolazione, sia per quanto riguarda le dimensioni sia per le prestazioni e il codice di velocità. Il rischio, effettuando un acquisto non verificato, è di ritrovarsi con pneumatici non conformi che possono risultare estremamente pericolosi per chi guida”.

Le gomme invernali, infatti, hanno caratteristiche ben precise che assicurano maggiore tenuta e prestazioni ottimali dell’auto anche su neve o asfalto ghiacciato, in primis per quanto riguarda la frenata: Assogomma riporta che riducono gli spazi di frenatadel 15% rispetto a quelli estivi, e sulla neve, a 0 gradi, a 40 km/h si arriva a frenate più corte del 50%. Al tema sicurezza si aggiunge inoltre quello legale, perché circolare con gomme estive e senza catene a bordo (superflue in caso di gomme invernali) dal 15 ottobre al 15 aprile è vietato dal codice della Strada e comporta una multa che va da 85 a 338 euro (59,50 euro per pagamento entro 5 giorni).

Tornando al sequestro, le indagini di Finanza e Agenzia delle Dogane proseguono: identificato il produttore cinese, gli investigatori stanno tentando di ricostruire il giro d’affari dell’importatore italiano e individuare i rivenditori che potrebbero avere in passato già venduto (eventualità molto probabile) pneumatici di fatto “tarocchi”. Resta da capire se ne fossero consapevoli, e se li abbiano venduti in malafede, o se anche loro siano vittima di un business che, soltanto nel caso del carico di Genova, avrebbe potuto fruttare 1,2 milioni di euro. Il consiglio degli esperti per gli automobilisti residenti nelle zone in cui operava l'importatore è quello di far controllare il prima possibile le proprie gomme per accertare che abbiano le caratteristiche promesse.

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