Furioso e sprezzante quando, invece, anche nella polemica più feroce tende a smussare, semmai a ironizzare. Ma per Sergio Chiamparino, il presidente della Giunta piemontese, la notizia - ora parzialmente smentita - che il premier Conte e l’ala grillina del Governo avrebbero deciso di sacrificare sull’altare del consenso immediato tra i propri sostenitori la Tav tra Torino e Lione tagliando fuori il Piemonte da un fondamentale corridoio europeo di trasporto, è ferale perché stravolge il futuro della Regione che amministra.

«In attesa che il ministro Danilo Toninelli e il premier Giuseppe Conte si chiariscano le idee sull’analisi costi-benefici della Torino-Lyon, e che magari decidano di ascoltare anche le opinioni di qualcuno che non appartenga alla loro tribù - dice uno scatenato Chiamparino - convocherò entro il mese di settembre un incontro di tutte le rappresentanze economiche, sociali, istituzionali e politiche per far risuonare chiare e forti le voci della società piemontese a favore dell’opera. È indispensabile un moto d’orgoglio che impedisca che la nostra regione venga messa ai margini di tutte le relazioni economiche, nazionali e internazionali».

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Ma non basta. Dice Chiamparino: «Mi permetto anche di dire ai colleghi e amici Giovanni Toti e Attilio Fontana che, se si dovesse mai davvero bloccare il collegamento Torino-Lyon, anche le altre grandi opere, a cominciare dal Terzo Valico, sarebbero da rivedere, perché verrebbe meno la forza della piattaforma logistica del Nord-Ovest. Chiedo dunque anche a loro un pronunciamento netto. Nel frattempo sto sviluppando i rapporti con le autorità francesi per consolidare le relazioni economiche con tutta quella parte d’Europa che al Governo sembra interessare poco. Mi auguro che, sulla scorta di quanto dichiarato da Matteo Salvini, i leghisti - che nel loro programma elettorale avevano il completamento del TAV - insorgano per bloccare questa deriva anti-piemontese e contraria agli interessi del Nord-Ovest e dell’intero Paese».

A reagire alla clamorosa notizia sono, da subito, i parlamentari di Forza Italia e Osvaldo Napoli: «“Il pauperismo del M5s vuole cancellare il futuro dell’Italia».

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