Gli Stati Uniti rimangono un Paese fortemente religioso e il più devoto di tutte le democrazie occidentali, rispetto all’Europa, alla Gran Bretagna, al Canada e all’Australia. Sono i dati che emergono da uno studio del Pew Research Center secondo cui gli americani pregano più spesso, seguono con maggiore frequenza i servizi religiosi settimanali e attribuiscono maggiore importanza alla fede nelle loro vite rispetto agli adulti di altri Paesi industrializzati occidentali.

La ricerca, condotta su 106 Paesi nell’intero pianeta, riporta che oltre la metà degli adulti statunitensi ovvero il 55% dichiara di pregare quotidianamente, rispetto al 25% in Canada, al 22% in Europa, al 18% in Australia e al 6% in Gran Bretagna, dove si registra il valore più basso rispetto alla media europea. Mentre, in assoluto, è la Cina il Paese dove si prega di meno al mondo, con il 2% della popolazione che dichiara di farlo ogni giorno.

Gli Stati Uniti sono inoltre l’unico Paese, tra quelli esaminati nello studio, ad avere livelli superiori alla media sia nella frequenza alla preghiera che nella ricchezza personale. In ogni altro Paese monitorato con un prodotto interno lordo di oltre 30mila dollari pro capite, meno del 40% degli adulti afferma infatti di pregare ogni giorno, ben 15 punti percentuali sotto la media negli Usa.

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