Papa Francesco ha lasciato una breve dedica scritta di suo pugno sul libro dell’ex presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, in carcere da aprile per corruzione, consegnato all’ex ministro degli Esteri di Lula Celso Amorim, che Bergoglio ha ricevuto ieri in Vaticano «A Luiz Inacio Lula da Silva, con la mia benedizione chiedendogli di pregare per me, Francesco», è il testo del messaggio in spagnolo scritto dal Pontefice argentino sul volume - recentemente tradotto in italiano - dal titolo “La verità vincerà. Il popolo sa perché sono stato condannato“ (Meltemi, 2018).

A riferire la notizia è il sito specializzato in informazione vaticana Il Sismografo, che spiega che il ministro Amorim era accompagnato dall’ex ministro argentino Alberto Fernandez e dall’ex senatore cileno Carlos Ominami. L’udienza è durata poco più di un’ora, ha poi spiegato l’ex ministro brasiliano in un video pubblicato su Facebook. «Il tema principale è stato la situazione del presidente Lula, che segue con interesse e che lo preoccupa», ha riferito Amorim parlando di «un incontro storico» con il Pontefice.

Nel corso dell’udienza concessa ai tre politici latino-americani - spiega ancora Il Sismografo - il Papa ha anche rivelato anche che era vera la circostanza di un suo dono inviato a Lula nel maggio scorso con la mediazione del Premio Nobel per la pace 1980, l’argentino Adolfo Pe’rez Esquivel, e del dirigente sociale di Buenos Aires, Juan Grabois. Il dono è stato portato in carcere a Lula, in attesa di processo per corruzione, da Grabois e consisteva in una corona del rosario, un piccolo santino con un pensiero religioso e un messaggio, ovvero la consueta benedizione. La vicenda aveva innescato diverse polemiche.

I commenti dei lettori