L’Isis ha rivendicato l’attacco a Trappes, dove un giovane ha accoltellato madre e sorella. La rivendicazione è arrivata sull’agenzia ufficiale Aamaq, in tempi rapidi, anche il movente dell’attentato non è chiaro ed è emerso che l’assalitore soffriva di gravi disturbi mentali. Gli islamisti hanno però cercato in ogni caso di sfruttare la vicenda, per farla passare come una risposta all’appello alla jihad lanciato la scorsa notte dal califfo Abu Bakr al-Baghdadi, tornato a parlare dopo quasi un anno di silenzio.

Il testo su Aamaq

«L’autore dell’attacco nella città di Trappes è uno dei combattenti dello Stato Islamico e ha perpetrato questo attacco a favore delle chiamate rivolte ai cittadini dei Paesi della coalizione» spiega la rivendicazione postata su Telegram da Amaaq. Un testo molto simile a quello usato per inquadrare nell’azione dello Stato islamico i gesti di lupi solitari. L’uccisione di famigliari, per quanto rara, non è inedita: è già successo per esempio in Arabia Saudita.

Allarme in Libia

L’Isis è però tornato a colpire anche in Libia, dove un commando di jihadisti ha “sgozzato” quattro uomini delle forze di sicurezza locali a un posto di blocco nell’ovest della Libia. Lo riferisce il sito Alwasat. I terroristi hanno attaccato verso questa mattina la postazione Ein Kaam a Zliten, una cittadina Est di Tripoli, ha precisato il direttore della sicurezza della città, il generale Mohamed Bouhagar.

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