Il leader dei Cavalieri di Colombo invita i membri dell'organizzazione cattolica statunitense a lavorare al pentimento, alla riforma e alla ricostruzione della Chiesa dopo la recente emersione di nuovi scandali di abuso sessuale e suggerisce, tra l'altro, l'estensione della tolleranza zero all'attività sessuale o alla cattiva condotta da parte di preti, vescovi e seminaristi.

«I Cavalieri di Colombo – laici, sacerdoti e cappellani insieme – avranno un importante ruolo da svolgere nel ricostruire la Chiesa. Dobbiamo impegnare i Cavalieri di Colombo a lavorare al pentimento, alla riforma e alla ricostruzione della Chiesa», scrive il cavaliere supremo Carl A. Anderson in una lettera pubblica ai fratelli cavalieri.

La missiva prende le mosse da due note vicende che stanno scuotendo la Chiesa nordamericana – ma anche l'Europa, l'America latina e altrove, precisa Anderson – in questo momento, gli abusi sessuali compiuti dal cardinale Theodore McCarrick  e il rapporto sugli abusi nelle diocesi della Pennsylvania. «Molti si sentono profondamente traditi da coloro che hanno a lungo tenuto in grande considerazione», scrive Anderson, affermando che «il disonore non ricade solo sugli autori degli abusi ma ferisce tutti noi, così come il silenzio dei pastori che hanno ignorato il grido del loro gregge», perché se è indubbio che ci sono «molti meravigliosi e fedeli operai nella vigna del Signore», è «chiaro» che «oltre ai devastanti atti criminali, abbiamo visto molte altre mancanze morali da parte del clero che rappresentano una crisi di adesione al Vangelo». E «troppo spesso i bisogni delle vittime sono stati subordinati ad un distorto senso di misericordia verso gli autori o un istinto per l'autoconservazione clericale».

Adesso, prosegue il capo della più grande società di mutuo soccorso cattolica degli Stati Uniti, i Cavalieri di Colombo si devono impegnare a lavorare al pentimento, alla riforma e alla ricostruzione della Chiesa. Pentimento, innanzitutto, implica «un resoconto dettagliato dei misfatti da parte di coloro che li hanno compiuti. L'arcivescovo McCarrick e altri colpevoli ci devono fare un dettagliato rendiconto delle loto azioni, motivazioni e insabbiamenti. Dopo anni che ci hanno confessato, adesso tocca a loro confessare cosa hanno fatto e cosa hanno mancato di fare». Un fatto che «aiuterà a riconoscere sempre più che l'abuso sessuale del clero è un problema globale che deve essere affrontato ai più alti livelli da parte della Chiesa cattolica. Preti e vescovi che rifiutano di vivere coerentemente con la scelta del celibato, inoltre, dovrebbero essere rimossi dal ministero pubblico, non per castigo ma per la protezione dei fedeli e la prevenzione di future declinazioni dello scandalo che stiamo vivendo».

Riformare la Chiesa, prosegue il Cavaliere Supremo di Colombo, comprende «tante buone idee che sono state proposte, come una piena e completa indagine dell'abuso sessuale compiuta da una commissione indipendente nella quale siedano dei laici; una totale trasparenza da parte della gerarchia cattolica in questioni di cattiva condotta sessuale criminale passato o futura; un'estensione della tolleranza zero all'attività sessuale o alla cattiva condotta da parte di preti, vescovi e seminaristi; e un appello alla fedeltà da parte di tutti i membri del clero, vescovi compresi. Va anche creata una hotline etica indipendente per denunciare le condotte criminali e le altre condotte in conflitto con l'insegnamento cattolico dello stile di vita sacerdotale; e ci devono essere misure di protezione contro la possibilità di rappresaglia. Riforme che – sottolinea Anderson – saranno difficili per una Chiesa ampiamente disabituata, e dobbiamo sostenere i nostri vescovi e i nostri sacerdoti a sposare queste riforme al fine di ricostruire la Chiesa».

Ricostruire la Chiesa che, terzo e ultimo punto del vademecum dei Cavalieri di Colombo, si attua «in diversi modi», a partire dall'adesione al comandamento dell'amore di Dio e del prossimo: «E' proprio l'opposto del rifiuto di Dio e dello sfruttamento del prossimo a cui la nostra Chiesa ha assistito con questi scandali». Dopo aver richiamato la denuncia della «sporcizia» nella Chiesa pronunciata nel 2005 dall'allora cardinale Joseph Ratzinger e richiamata nella recente lettera al popolo di Dio di Papa Francesco, Carl A. Anderson concentra il proprio proposito di ricostruzione della Chiesa nella programmazione di una serie di messe di novena, nella prossima organizzazione di una traslazione della reliquia del cuore di san Giovanni Maria Vianney e con il potenziamento del programma «Building the Domestic Church» che i Cavalieri di Colombo portano da tempo avanti per promuovere la fede cattolica sin dalla vita di famiglia.

«Ora è tempo per tutti i Cavalieri di rimanere saldamente risoluti nella fede, come cattolici e come gentiluomini. Assisteremo i sacerdoti, i vescovi e gli altri fedeli nell'aiutare la Chiesa a definire un corso per il futuro che ponga Cristo al centro», scrive Anderson, che conclude sottolineando che in questo momento i Cavalieri di Colombo «possono far parte di un grande rinnovamento per il bene della Chiesa» ed esortando i Cavalieri ad essere consapevoli che tali «testimonianza e sacrificio fedeli» possono ispirare «milioni di altri cattolici».

 

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