I membri della Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, organismo istituito da Papa Francesco per prevenire e contrastare la piaga della pedofilia della Chiesa. guidato dal cardinale Sean O’Malley, dovrebbero incontrare Papa Francesco per discutere e valutare insieme un progetto pilota che riguarda in particolare le vittime. Lo rende noto la stampa brasiliana, rilanciata dal sito Il Sismografo, spiegando che nel concreto si tratta di una proposta di meccanismi possibili ed efficaci affinché la persona abusata nella Chiesa abbia un’adeguata voce in capitolo e poi l’intero processo, dalla denuncia alla guarigione, sia garantito con la massima serietà e premura. L’esperimento dovrebbe coinvolgere tre Paesi: Filippine, Zambia e Brasile.

Sul progetto non circolano dettagli e per ora si sa soltanto che si tratta di un’iniziativa della presidenza della Conferenza dei vescovi cattolici del Brasile. A confermare la notizia è stato anche il laico brasiliano Nelson Giovanelli Rosendo dos Santos, membro della Commissione pontificia, che ha sottolineato che il nocciolo di tutto il progetto è nella parola «ascolto» e quindi nella capacità, da parte delle diocesi, di creare strutture che consentano quest’ascolto, primo passo necessario per la denuncia, senza la quale tutto si blocca e la vittima resta isolata. Una procedura così collaudata e sicura sarebbe anche una garanzia contro gli occultamenti di tali crimini.

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