Negli anni più bui della dittatura fascista, Altiero Spinelli diffuse un’idea all’epoca impensabile, quella di un’Europa unita e federale. Il suo nome è legato a doppio filo con quello dell’isola di Ventotene, dove venne confinato dal 1939 al 1943: durante quel periodo, quando molti altri oppositori del regime vennero confinati sull’isola, nel 1941 Spinelli scrisse insieme a Ernesto Rossi il Manifesto di Ventotene. Il saggio uscì per la prima volta nel 1944 con il titolo Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto e riassunse le idee di Spinelli, fondatore nel 1943 del Movimento Federalista Europeo. Si tratta di un documento fondamentale per la promozione dell’unità europea: Spinelli, considerato per questo uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, immaginò l’unione come un organismo federale, con un parlamento e un governo democratico dotato di poteri reali. Riversando nel Manifesto la sua cultura politica, nata con i testi marxisti e passata per una militanza comunista mai appiattitasi sull’obbedienza, Spinelli delineava tale scenario analizzando meticolosamente quella che definiva la crisi della società moderna, stigmatizzando gli errori del fascismo e proponendo un nuovo corso politico per le sfide del futuro post-bellico, superabili solo con l’unione degli Stati europei.

Le idee di Spinelli hanno continuato a camminare sulle gambe dei giovani che ogni anno si ritrovano sull’isola per il Seminario Nazionale dell’Istituto di Studi Federalisti Altiero Spinelli, organizzato con Regione Lazio, Provincia di Latina, Comune di Ventotene e Movimento Federalista Europeo: quest’anno sono in 150, a discutere della tematica “Dall’Unione Monetaria agli Stati Uniti d’Europa”. Ma le idee di Spinelli continuano a camminare soprattutto quando incontrano nuovi lettori: è questo il caso del progetto di social reading #Ventotene. Comunità, cittadinanza e identità europea, organizzato sulla app Betwyll, dell’associazione culturale TwLetteratura insieme a ABCittà, Cooperativa Liberitutti, Compagnia di San Paolo (Bando Polo del ‘900) e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

Il progetto prevede due fasi, la prima realizzata in primavera (dal 19 marzo al 21 aprile) e la seconda che partirà il 15 ottobre . #Ventotene si basa sulla metodologia brevettata dal 2012 da TwLetteratura, che propone l’uso dei social network per riscoprire o avvicinare i lettori alla cultura: la start-up si è avvalsa della brevità e immediatezza di Twitter per coinvolgere i lettori in progetti di lettura e commento social di testi letterari (tra cui quelli di Pavese, Calvino, Pasolini e Manzoni), che a partire dal 2013 si sono rivolti sempre più direttamente alle scuole di ogni ordine e grado.

Dal 2014, l’associazione culturale ha creato la start-up Betwyll, con cui ha sviluppato l’omonima app, che consente di realizzare questi progetti in un ambiente riservato nonché di creare delle classi online. Il testo da leggere viene pubblicato sulla app e, seguendo un calendario di lettura, ogni lettore o studente è incoraggiato a commentarlo in brevi messaggi (twylls), lunghi 140 caratteri: messaggi che sono condivisi con gli altri partecipanti creando una rete di interpretazioni e una comunità di lettori. La prima fase di #Ventotene ha registrato la presenza di oltre 110 classi da tutta Italia, per un totale di quasi 1500 twylls.

L’obiettivo del progetto è di offrire una modalità di lettura più immersiva e partecipata, che faccia sentire lettori comuni e soprattutto studenti coinvolti in prima persona in ciò che stanno leggendo: chiamati a esprimersi in un contesto ludico, sono stimolati a leggere attentamente il testo per poterlo commentare. Inoltre, la dimensione social li stimola creativamente mentre i 140 caratteri li obbligano a ripassare lessico, sintassi e grammatica. Il docente, che partecipa con la classe, può quindi valutare in diretta il progresso degli studenti e rilasciare feedbacks immediati in forma di twylls di risposta.

Pierluigi Vaccaneo e Paolo Costa hanno presentato #Ventotene al seminario nazionale nella serata di martedì 4 settembre davanti a un centinaio di giovani. La serata è stata dedicata ai percorsi di educazione europea nella scuola italiana e il progetto di social reading è stato molto apprezzato da Giorgio Anselmi, presidente dell’Istituto Altiero Spinelli e dell’Associazione dei Federalisti Europei, che lo ha giudicato fondamentale per condividere e approfondire le idee del Manifesto. Da parte del comune di Ventotene, invece, il sindaco Gerardo Santomauro ha sottolineato l’impegno dell’amministrazione comunale a monitorare e organizzare iniziative volte alla diffusione dei temi e dei valori europei. Pierluigi Vaccaneo a nome di TwLetteratura ha invece espresso grande soddisfazione: «Essere a Ventotene per chiudere la prima parte del progetto dedicato al Manifesto di Spinelli è sicuramente qualcosa di importante e più che simbolico. Nelle giornate sull’isola abbiamo incontrato i referenti delle istituzioni locali e i ragazzi del Movimento federalista con l’obiettivo di continuare a promuovere iniziative volte alle tutela e diffusione dei valori fondanti l’Europa. Assieme a loro abbiamo lanciato la seconda parte del nostro progetto di social reading che partirà il 15 ottobre».

#Ventotene proseguirà infatti su Betwyll: l’app è scaricabile gratuitamente da Google e App Store. Nel contesto politico e sociale odierno, caratterizzato da pulsioni sovraniste da un lato e dalla manipolazione delle notizie dall’altro, il progetto di TwLetteratura mira a far conoscere il pensiero europeista di Spinelli stimolando gli studenti a commentare il Manifesto di Ventotene su Betwyll: per farlo, sono chiamati a leggerlo approfonditamente, discuterne, farsi un’idea, difendere le proprie convinzioni. Il primo passo per riflettere sulle sfide che l’Unione si trova oggi ad affrontare è partire dai testi che hanno dato voce a quella visione e attraverso cui l’Unione Europea, un organismo che oggi diamo per scontato, ha preso vita. E la modalità di lettura offerta da Betwyll permette un’immersione completa nel loro contenuto.

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