L’Alto Commissario dell’Onu per i Diritti Umani vuole verificare come sta cambiando il trattamento di migranti e rom. Così fonti di Ginevra spiegano l’iniziativa annunciata ieri da Michelle Bachelet. Il linguaggio dell’ex presidentessa cilena, figlia di un generale vittima della repressione di Pinochet, è duro. Nota che l’Italia ha chiuso i porti alle navi delle Ong, con «conseguenze devastanti per molte persone già vulnerabili». Quindi sottolinea che gli arrivi sono diminuiti, ma le morti sono aumentate. «L’iniziativa dell’Onu dispiace: non si comprende come mai un’incaricata da poco tempo inizi immediatamente con una serie di forti critiche. Credo che gli epiteti utilizzati per l’Italia non siano appropriati» ribatte il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi intervistato a Circo Massimo su Radio Capital.

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Per il titolare della Farnesina «amareggia una posizione come quella assunta ieri dalla commissaria Onu Bachelet, che può portare nel linguaggio politico a certe reazioni. Se dovessimo trovarci in emarginazioni infondate, sarebbe doveroso renderne conto». Il ministro degli Esteri ha dichiarato di «non ritenere una minaccia» per l’Ue l’avanzata della destra sovranista. Intervistato su Radio Capital il titolare della Farnesina ha definito l’ondata sovranista «un risultato della non capacità dell’Ue, negli ultimi due decenni, di rispondere alle aspettative e alle domande effettive dei cittadini».

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Dunque «non li considero una minaccia in assoluto, è chiaro che una posizione che vede un ritorno a Stati-nazioni è antitetica rispetto a un’Europa più integrata e federale. Ma se questa è la volontà dei cittadini io credo che bisogna prenderne atto». Moavero ha anche sottolineato che la storia dell’Ue è «molto discontinua» tra periodi di grandissimi consenso e altri di problemi.

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