Dall’altopiano centrale del Deccan fino alla costa sul Mare Arabico si estende lo stato del Karnataka, a sud ovest dell’India. Non in molti sanno che possiede ben 507 monumenti protetti su un totale di 3600, 21 santuari faunistici e 5 parchi nazionali con la maggior concentrazione di elefanti asiatici e bufali. E’ quindi una destinazione da non trascurare per chi vuole trovare una meta ancora non troppo toccata dal turismo di massa. Anche il paesaggio è particolarmente suggestivo in quanto presenta una profonda varietà: si passa infatti dalla costa bassa e dritta, priva di approdi naturali, a una stretta pianura punteggiata da palme da cocco e risaie che si estendono per chilometri. Proseguendo verso l’interno si incontra la catena dei Ghati occidentali, con cime che sfiorano i 2.000 metri, ricoperta da foreste e solcata da profonde vallate che danno origine a numerose e suggestive cascate, compresa la più alta dell’India.

La varietà paesaggistica del Karnataka

C’è poi il vasto altopiano centrale del Deccan, dal quale nascono tutti i fiumi del Karnataka, e verso sud si arriva ad ammirare una serie di picchi, ricoperti da fitta vegetazione di foresta cedua, che ospita elefanti, tigri, leopardi e bufali. Un itinerario che si potrebbe intraprendere per andare alla scoperta di questi luoghi, come anche proposto dall’operatore Apatam Viaggi, specializzato in viaggi culturali, può partire dalla visita di Mumbai e dalle grotte di Elephanta prima di raggiunge in aereo Hyderabad, sesta città indiana capoluogo dell’Andhra Pradesh per visitare l’imponente forte trecentesco Golconda e una moschea capace di contenere diecimila fedeli.

Dopo le grotte di Belum e Vijayanagar, capitale nel XIV secolo di uno dei più potenti imperi hindu, si arriva ad Hampi, centro sacro noto per il particolare stile indo-saraceno dei suoi edifici,  per poi  lasciarsi ammaliare dagli otto santuari rupestri e dai templi dravidici di Badami. L’escursione a Pattadakal e Aiuole mostra veri e propri gioielli dell’arte dell’India centro-meridionale, mentre la zona archeologica di Pattadakal comprende bellissimi templi per gran parte costruiti tra il VII e l’VIII secolo, anche se ce ne sono di più antichi. La vicina Aihole ospita oltre cento santuari e meravigliosi esempi di architettura musulmana del XV-XVII secolo sono il vanto di Bijapur. Particolare è Gulbarga, prima capitale dei Bahmani nel 1300, perché tra i suoi monumenti figura una moschea eretta ad imitazione di quella spagnola di Cordova.

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