Dopo lo stop della Provincia alla discarica di amianto in frazione Brianco di Salussola, l’azienda «Acqua & Sole», che ha presentato il progetto, pare non volersi arrendere alla bocciatura e rilancia: «Ci spiace non essere riusciti a trasmettere l’idea che questo impianto possa fungere da volano al risanamento del territorio, portando solo benefici». Il piano, presentato dall’azienda di Vellezzo Bellini il 16 maggio 2017, aveva recepito la sollecitazione della Regione Piemonte contenuta nel Piano Amianto 2016-2020, per rispondere alle necessità del territorio piemontese. «Non a caso, col Piano Amianto - spiegano dall’azienda -, si prevede la creazione di impianti idonei alla messa in sicurezza dei manufatti in eternit entro l’anno 2020, per promuovere la loro completa rimozione dal territorio regionale che dovrà terminare entro il 2028, pena l’avvio di una procedura di infrazione da parte dell’Unione Europea». Così l’azienda incalza: «E’ evidente che, al di là del parere negativo della Conferenza dei Servizi, il problema amianto resta e necessita di una prioritaria risoluzione. E il Brianco si presta come sito tecnicamente idoneo per tale finalità». Frasi, queste ultime, che fanno pensare a un ricorso contro la decisione della Provincia o, addirittura, alla volontà di presentare un altro progetto pensato per realizzare una discarica in questo luogo. Soddisfazione per lo «stop» di via Quintino Sella è stata espressa dalla parlamentare pentastellata Lucia Azzolina: «Sono battaglie come queste, “Davide contro Golia”, ad insegnarci che se non ci dividiamo siamo in grado di vincere sfide all’apparenza impossibili». Anche il Coordinamento Biellese No Tav Rifondazione Comunista Biella e Potere al popolo Biella e Valsesia Pmli sono intervenuti: «Ancora una volta l’esito è stato frutto della pressione popolare e della lotta solidale per difendere il territorio». L’unica voce fuori dal coro è quella del sindaco di Salussola, intenzionato a non cantare subito vittoria: «Non è detta l’ultima parola - dice Carlo Cabrio -, in quanto l’azienda potrà fare ricorso e il tutto sarà nuovamente messo in discussione».

I commenti dei lettori