Claudio Morra ha smesso la maglia numero 23, invertito le cifre e indossato la 32 che fu di Bobo Vieri. E si è trasformato. Sarà bastato questo? Certo è che così indiavolato non è mai stato, l’ex Primavera Toro: due gol nei primi diciotto minuti, un terzo a inizio ripresa e la Pro ha incamerato il successo più pesante. Perchè maturato con la capolista Carrarese, perchè davanti ai tifosi che dopo 146 giorni di astinenza potevano tornare a urlare al Piola. Due successi su due gare giocate, 3-1 oggi dopo il 3-2 di domenica scorsa: questa per ora è la C dei leoni, dopo la noiosa e irritante maratona da tribunale.

E se il debutto a Chiavari con l’Albissola è stato snervante, da troppi rischi, il bis è stato esaltante come solo nei sogni. Minuto dopo minuto. Carrarese non pervenuta, per gran parte della gara. E dire che avevano inanellato due vittorie in casa e in trasferta un successo e un pareggio. Morra ha fatto la differenza già dal pronti-via: da eterno incompiuto per colpa dei troppi errori sotto porta a man of the match, quello che porta a casa il pallone. Al 15’ contropiede di Azzi sulla destra, servizio perfetto per Claudio-gol che insacca da due passi, in spaccata. Tre minuti dopo, il raddoppio: corner lungo di capitan Mammarella, sponda di testa di Berra piazzato sul secondo palo e Morra inzucca in rete sotto misura.

Non si esaurisce più, il numero 32: nel primo tempo ha altre due occasioni nitide. E crea spazi - con il fisico - insperati. Nel secondo tempo (è il 12’) la punta dei bianchi chiude la tripletta con un colpo di testa nell’angolino, anche se c’è il dubbio che a toccare per ultimo sia un difensore toscano. La Carrarese riesce a siglare la rete della bandiera con Biasci al 27’: sinistro improvviso e velenoso dal limite dopo un furioso batti e ribatti. Finale nervoso, sia in campo che sugli spalti. Foresta, in pieno recupero, rimedia un cartellino rosso dopo un’entrataccia ai danni del nuovo entrato Comi. E alla fine l’impresa è concreta, è lì davvero. Contro la Carrarese dei Maccarone e Tavano, rimasti chissà dove. Sei punti, e ora il mese di fuoco con i tre recuperi. Se continua così, chissà dove può arrivare la banda Grieco.

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