Nuova sanzione alla Chiesa cilena scossa da mesi dallo scandalo degli abusi sessuali. Dopo il sacerdote pedofilo Fernando Karadima, a fine settembre, Papa Francesco ha disposto ora la dimissione dallo stato clericale di due vescovi cileni in pensione, l’arcivescovo emerito di La Serena Francisco José Cox e il vescovo emerito di Iquique Marco Antonio Órdenes.

«In entrambi i casi», precisa un comunicato diramato in spagnolo dalla Sala stampa vaticana, «è stato applicato l’articolo 21 comma 2,2 del Sacramentorum Sanctitatis Tutela, in conseguenza di atti evidenti di abuso di minori».

La disposizione, che fa parte delle norme sostanziali approvate da Benedetto XVI nel 2010, prevede che sebbene i «delitti più gravi riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede vanno perseguiti in processo giudiziale», alla Congregazione per la Dottrina della Fede è lecito, tra l’altro, «deferire direttamente alla decisione del Sommo Pontefice in merito alla dimissione dallo stato clericale o alla deposizione, insieme alla dispensa dalla legge del celibato, i casi più gravi, quando consta manifestamente il compimento del delitto, dopo che sia stata data al reo la facoltà di difendersi».

La decisione adottata dal Papa giovedì 11 ottobre 2018 «non ammette appello», si legge nel comunicato vaticano odierno.

La Congregazione per la Dottrina della Fede «ha già informato le parti interessate, attraverso i rispettivi superiori, nelle rispettive residenze». In particolare, Francisco José Cox, continuerà a far parte dell’Istituto dei padri di Schoenstatt, lo stesso ordine religioso dell’arcivescovo emerito di Santiago Francisco Errazuriz. L’arcivescovo, dimessosi nel 2002, vive da allora in preghiera e penitenza in Germania.

Il comitato permanente della Conferenza episcopale del Cile «ha appreso oggi la decisione del Papa Francesco», si legge in un comunicato diramato nel primo pomeriggio da Santiago. «La nostra parola di vicinanza va a coloro che hanno sofferto l’abuso e il danno causato dai vescovi. A loro, alle loro famiglie e comunità, chiediamo perdono in nome dei vescovi e della Chiesa. Noi vescovi della conferenza episcopale continuiamo il nostro cammino di rinnovamento ecclesiale, con il nostro servizio a disposizione del discernimento del Santo Padre, e lavorando con impazienza e appoggiandoci ai preziosi gruppi di laiche, laici e consacrati per compiere e applicare le nostre decisioni e impegni del tre agosto scorso. Che lo Spirito santo susciti pastori umili e pieni dell’amore di Dio per condurre il suo popolo».

Juan Carlos Cruz, vittima di Karadima, ha commentato su Twitter: «Che bello svegliarsi così. Due vescovi pedofili in meno, espulsi dal sacerdozio, il delinquente cardinale Errazuriz allo scoperto con la sua copertura. Una buona giornata per i sopravvissuti di questi mostri. Ora tocca alla giustizia cilena fare qualcosa!». «Giusto e necessario», ha detto da parte sua un’altra vittima di Karadima, José Andres Murillo: «Due vescovi che usarono il potere per abusare sessualmente di minori e persone vulnerabili sono stati espulsi dallo stato clericale».

 

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