“Roma non è una città come le altre. È un grande museo, un salotto da attraversare in punta di piedi” – disse Alberto Sordi,

Nina, murales firmato Solo – foto di Domenico Di Ruocco

Proseguendo per via del Trullo a spiccare è il ritratto di Mario D’Amico, raffigurato da Gomez e accompagnato dalla poesia “Ovunque sono” del Poeta del Nulla. Spostandosi in via Ventimiglia, a far sgranare gli occhi è l’ultimo capolavoro di Moby Dick, un’opera fresca fresca che rispecchia a pieno il suo animo ambientalista. Marco, questo il suo vero nome, parte dalla natura per portarla in posti popolari: l’obiettivo? Rendere l’arte accessibile a tutti. Ma non solo. Anche lanciare un messaggio per chi non ha voce, gli animali appunto.

La Giraffa Nera by Moby Dick – foto di Domenico Di Ruocco

Il suo ultimo disegno, “La Giraffa Nera”, ricorda il triste episodio che ha reso protagonista una cacciatrice americana che, durante un viaggio in Sudafrica, ha ucciso un raro esemplare di giraffa nera per poi vantarsi sui social del suo “trofeo”. A fornire il suo prezioso contributo è stata anche Manuela Mello e il suo murales “cinematografico” dedicato a Totò e Ninetto Davoli, protagonisti della pellicola “Uccellacci e uccellini” di Pasolini, girata proprio in zona.

Murales di Manuela Mello – foto di Domenico Di Ruocco

L’opera, ora in bianco e nero ora vivacizzata dalla presenza di colorati fiori, sottolinea l’importanza del camminare, un gesto creativo ed ecologico che permette di soffermarsi sulle piccole cose della vita dandogli una valore diverso. Una bella novità visto che si tratta dei primi murales dedicati al camminare.Entrambe le opere sono state infatti realizzate in onore della VII edizione della Giornata Nazionale del Camminare promossa da Federtrek in tutta Italia e dell’iniziativa “Periferia delle Meraviglie. Trullo Corviale in cammino” ideata da Ilaria Canali, attiva da anni nella promozione dei cammini in Italia.

“Queste opere rappresentano un segnale positivo di sinergia tra chi crede nei valori dell’ecologia e della sostenibilità veicolati dal camminare e chi, sulla strada, fa dono di arte e poesia come gli street artist. Sono entrambi gesti che celebrano la bellezza” – ha detto la Canali. Tutti sono quindi invitati a lasciare a casa la pigrizia per riscoprire il fascino di un bel trekking urbano: una semplice passeggiata permette di regalarsi una vera e propria full immersion tra street art, poesia e architettura.

Montecucco, la Roma dimenticataLa zona, infatti, è un vero contenitore di meraviglie. Gli amanti di storia e archeologia possono spingersi fino alla collina di Monte Cucco, una vera e propria terrazza panoramica, per godere di una vista incredibile sull’Eur e l’ansa del Tevere.

Monte Cucco, scorcio panoramico sulle rovine – foto di Domenico Di Ruocco

Non solo. Anche se ridotti in ruderi, qui si trovano i resti di Villa Baccelli, prestigiosa dimora (oggi in stato di abbandono) appartenuta al ministro dell’Istruzione Guido Baccelli che qui trascorse gli ultimi anni della sua vita. E ancora c’è la Torre Righetti così come la villa appartenuta alla famiglia svizzera Koch il cui cognome, italianizzato in Cucco, a quanto pare diede il nome a questa collina.

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