Dopo 16 anni l’Italia del volley femminile giocherà di nuovo la finale del Mondiale. Come nel 2002 a Berlino, quando poi vinse l’oro, ha sconfitto in una semifinale indimenticabile la Cina oro olimpico in carica. È stato un avvincente 3-2 durato quasi due ore e mezza, con Egonu e Sylla ancora mattatrici sul tabellino ma con tutte le azzurre da lode. Pronte, adesso, a giocarsi l’oro alle 12,40 di sabato contro la Serbia.

La partita

I sestetti sono gli stessi della sfida della prima fase di 15 giorni prima. Ma questa volta è l’Italia a partire meglio. Subito Egonu, poi Sylla, che regge bene un gran peso in ricezione, e anche Danesi e la miglior Bosetti degli ultimi giorni. Azzurre avanti 8-5, 16-11 e scatenate fino al 23-14, con carico offensivo molto ben distribuito da Malinov. Chiude Chirichella a muro sul 25-18 ed è davvero grande Italia specie in difesa e contrattacco.

Poi, però, le azzurre cominciano a sbagliare. Cinque dei primi 8 punti cinesi del secondo set sono regali in battuta e in attacco. Con Egonu (9 punti nel parziale) e Sylla si rimonta prima dal 7-9 al 9 pari e poi dal 17-20 al 19-20 ma il muro asiatico fa la differenza. Con gli ultimi due punti del 21-25 arrivati dal servizio dell’appena entrata Hu.

La battuta è ancora decisiva per l’1-4 cinese in avvio di terzo set. Mazzanti chiama subito il primo time-out ed è la svolta. Loro riprendono a commettere errori (persino due falli di posizione), l’aggancio è sull’8-8, lo scatto in avanti è immediato con un filotto di sei punti e poi via sul 19-13. Le azzurre tornano a difendere tutto, Egonu sigilla il 25-16 con due ace consecutivi.

Il quarto è a lungo una fotocopia del terzo: 1-4 e time-out azzurro, rimonta sul 9 ma sul 13-13 le cinesi allungano di nuovo nonostante Egonu (15-18). Ancora Paoletta firma il pari grazie anche alle difese di De Gennaro. Con Danesi si vola: muro, ace ed è 23-21 e poi due match-ball. Annullati dalla Cina che ne guadagna quattro prima di vincere 29-31 con un colpo sancito dal video challenge della fortissima Zhu.

Il tie-break è da brividi. Punto su punto fino al primo doppio vantaggio azzurri (14-12). Egonu fa punti a raffica ma spreca pure tre match-ball per poi chiudere con un colpo strepitoso sul 17-15.

Nella semifinale precedente la Serbia ha rispettato il pronostico contro l’Olanda, concedendo ai vantaggi soltanto il secondo set. Dominanti a rete le solite Boskovic (più imprecisa del solito, peraltro), Mihajlovic e Rasic; eccezionale in difesa il libero Popovic; lucida e precisa la regia di Ognjenovic. L’unico vero punto debole sembra Busa, fallosissima in ricezione.

Semifinali: Serbia-Olanda 3-1 (25-22, 26-28, 25-19, 25-23); Italia-Cina 3-2 (25-18, 21-25, 25-16, 29-31, 17-15).

Finali (sabato 20): ore 10,20 3. posto Olanda-Cina, 12,40 1. posto Serbia-Italia.

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