Corteo antifascista in programma a Savona il prossimo 27 ottobre: Anpi, Aned, Arci, Cgil e Isrec hanno scritto ai parlamentari savonesi «perchè siano ripristinate le prerogative costituzionali».

«Anche a Savona, Città Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza - si legge nella lettera- sono in atto da tempo episodi di recrudescenza del fascismo e tentativi di screditare la memoria partigiana e antifascista: tra i più gravi e recenti, l’apertura di una sede di Casa Pound; l’attivismo violento e volgare sul web di soggetti neofascisti; la distruzione della lapide del Forte della Madonna degli Angeli, posta a ricordo del primo eccidio fascista della città; l’inaugurazione di una lapide che onorava le “Camicie nere”, che l’Amministrazione Comunale ha prontamente sconfessato e ordinato di rimuovere, ma che ha suscitato da più parti dichiarazioni e minacce filofasciste, culminate nella manifestazione “in camicia nera” annunciata da Forza Nuova per il 27 ottobre».

«Nella stessa data - prosegue la lettera - è stata fissata da tempo una manifestazione antifascista, per condannare tali episodi (in particolare la distruzione della lapide) e affermare la memoria e i valori della Resistenza: è l’ultima di una serie di manifestazioni che, nello scorso anno, in risposta ad un clima politico e sociale sempre più avvelenato da forme, vecchie e nuove, di fascismo e di razzismo, si sono intensificate, senza che mai turbassero l’ordine pubblico, anzi con la partecipazione ampia e pacifica di un insieme variegato di cittadini e famiglie, di associazioni politiche, culturali e sindacali e di partiti, con la collaborazione di realtà anche molto distanti tra loro ma che comunque si riconoscono tutte nei valori dell’antifascismo. Prefettura e Questura hanno chiesto che il corteo modifichi il suo percorso, lo stesso tradizionalmente seguito durante i cortei delle Feste della Liberazione e del Lavoro, per evitare il passaggio davanti alla sede di Casa Pound. Eppure questa manifestazione non è finalizzata a protestare contro la presenza di tale sede né si sono mai verificati, nelle precedenti manifestazioni a ciò dedicate, episodi di violenza. Eppure tra gli organizzatori del corteo ci sono associazioni di provata affidabilità sul piano dell’ordine pubblico, come ANPI, ARCI e CGIL, per citare solo quelle che hanno un’organizzazione più strutturata. Eppure la recente manifestazione, affollata e tranquilla, del 13 ottobre, in cui la lapide del Forte della Madonna degli Angeli, dopo la riparazione, è stata ricollocata al suo posto, ha dimostrato ancora una volta la civiltà del mondo antifascista savonese».

«Chiediamo - conclude la lettera - che le Istituzioni rispondano alla grave situazione attuale senza mettere sullo stesso piano fascisti e antifascisti: antifascismo e fascismo non sono due ideologie contrapposte ed equivalenti sul piano politico e morale, ma sono, rispettivamente, il fondamento della convivenza civile (anche di visioni politiche diverse tra loro ma rispettose le une delle altre) e la sua negazione. Chiediamo una presa di posizione chiara a sostegno dell’antifascismo contro il fascismo, per affermare che, se qualcuno rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico, questo non è chi difende la memoria e i valori della Resistenza, ma chi esalta e vorrebbe riproporre una politica autoritaria, violenta e razzista».

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