Tra il 22 e il 28 ottobre si svolgerà a Pordenone e in alcuni paesi limitrofi la XII edizione di “Ascoltare, leggere, crescere”, la manifestazione dedicata all’editoria religiosa nata nel 2007 per iniziativa di Sandro Sandrin e padre Giuseppe Costa, responsabili rispettivamente di Euro 92 Editoriale –Associazione Eventi e della Libreria Editrice Vaticana. Quest’anno saranno venti gli incontri organizzati, oltre 65 i relatori presenti, dodici i libri presentati, fra i quali “Liberare la libertà. Fede e politica nel terzo millennio”, volume con un testo inedito del Papa emerito Benedetto XVI e prefazione di Papa Francesco.

«La nuova edizione dimostra come la rassegna sia cresciuta per qualità e quantità», ha scritto il segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, nella prefazione al programma 2018. «Da semplice presentazione di libri di attualità e cultura religiosa questa manifestazione si è trasformata, anno dopo anno, in una ricca e complessa offerta di idee e stimoli spirituali e culturali». Questa trasformazione – hanno sottolineato padre Costa e Sandrin durante la presentazione della XII edizione svoltasi a Milano – «è frutto della rete di legami che abbiamo costruito nel corso del tempo con le case editrici, le università e un buon numero di istituzioni ed enti pubblici e privati, fra i quali anche Intesa Sanpaolo». Questa alleanza operosa è premiata dal pubblico, che – osserva Sandrin – non è costituito solo dai fedeli ma anche da molti laici, persone non credenti interessate ad approfondire, convinte della funzione insostituibile della Chiesa.

I temi, i relatori

Durante la manifestazione – che gli organizzatori auspicano possa essere presa a modello da altre città o diocesi – si affronteranno diversi temi, fra i quali: la santità di Paolo VI e Oscar Romero, la riforma della Chiesa, la finanza etica, la pace e il disarmo, lo sport e mondo della scuola, le leggi razziali e la Grande Guerra. Tra i relatori che interverranno: Giuseppe Pellegrini, vescovo di Concordia-Pordenone, Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, Giovanni Battista Re, cardinale, prefetto emerito della Congregazione per i Vescovi, Staffan de Mistura, sottosegretario Generale dell’Onu inviato speciale in Siria, Béchara Boutros Raï, Patriarca di Antiochia dei Maroniti, Fouad Twal, Patriarca emerito di Gerusalemme, Ugo Biggeri, presidente di Banca Etica, Giorgio Righetti, direttore dell’Acri (Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio), Gadi Luzzato Voghera, direttore della Fondazione Cdec (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea).

I problemi dell’editoria religiosa

«La manifestazione di Pordenone – ha rilevato durate la presentazione milanese il professor Giuliano Vigini, docente di Sociologia dell’editoria contemporanea all’Università Cattolica di Milano – è una delle poche iniziative promosse nel settore dell’editoria religiosa, che si mostra animato da vivacità e generosità, ma che, in questi anni, si trova a dover fronteggiare una serie di problemi». L’area del libro religioso è una componente essenziale dell’editoria italiana, sia per il numero di case editrici sia per il numero di volumi pubblicati: «Le novità annuali si confermano ai primissimi posti della produzione libraria – tra i 4.500 e i 5.000 titoli l’anno – collocandosi al terzo posto tra i generi più pubblicati dagli editori».

D’altra parte i dati del Rapporto Uelci sull’editoria religiosa descrivono eloquentemente le molte difficoltà che patisce il settore: «Dopo l’annus horribilis 2016, anche nel 2017 il libro religioso ha registrato perdite pesanti: se gli editori laici hanno avuto un tracollo (-21,8%), anche le case editrici cattoliche hanno complessivamente registrato un calo del 15,1% (per numero di copie)». Vi sono «criticità in vari ambiti, che trovano riscontro in un mercato insufficiente, in un circuito di librerie religiose che fa fatica ad uscire dalla crisi e a far quadrare i bilanci, in una progressiva perdita di lettori, specialmente tra i cattolici». In particolare, il pubblico cattolico «va restringendo sempre di più. Una larghissima parte già non legge per mancanza di istruzione, formazione o mancanza d’abitudine alla lettura; un’altra piccola parte legge e studia, ma meno di un tempo, acquistando meno libri e limitandosi all’essenziale». Occorre, secondo Vigini, «un Piano Marshall per la lettura», che possa riuscire «a radicare la convinzione che la lettura, a cominciare dall’approfondimento della Parola di Dio, rappresenta un momento essenziale del progetto formativo cristiano». La manifestazione di Pordenone vuole porsi come un tassello di questo “Piano Marshall”.

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