Hanno contribuito a ripulire quindici zone di Mondovì. Undici di loro si sono iscritti al Registro comunale dei volontari civici. Trecentosessanta ore di attività garantite. In ultimo, la sistemazione del monumento ai Caduti, in piazza Repubblica. Si tratta di un gruppo di richiedenti asilo ospitati in città che, con la copertura assicurativa per poter lavorare in modo sicuro, hanno partecipato alle iniziative per migliorare il decoro urbano.

I risultati sono concreti, come evidenzia il report sui primi quattro mesi del progetto «Mondovì in R-Accordo: insieme per». Gli interventi di volontariato hanno coinvolto migranti che rientrano nello Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati). Il percorso avviato dal Comune ha riguardato il 40% dei 28 beneficiari del piano di integrazione, impiegandoli in «lavori di pubblica utilità». «Più del doppio rispetto alle previsioni», sottolineano dal municipio.

Tante collaborazioni

Le prime attività sono consistite nel supporto al Dipartimento tecnico comunale in occasione del passaggio del Giro d’Italia. Poi l’elenco delle collaborazioni , riportate in una nota dell’Amministrazione, si fa lungo: pulizia e verniciatura della ringhiera di via Torino, lavori ai giardini delle scuole dell’Altipiano, taglio e rimozione dei polloni in corso Italia, potatura «leggera» in viale Durando e piazza Repubblica, a pulizia in via Ortigara e nei cortili delle Materne del Borgato e dei Piani, manutenzione della scalinata della caserma «Durando», innaffiatura dei vasi al ponte Nazionale e sulla passerella Levi, sistemazione di una fioriera in muratura alla Media «Frank», rimozione del verde dopo la potatura delle siepi a Carassone e Sant’Anna, pulizia del cimitero israelitico e, nei giorni scorsi, ripulitura del monumento ai Caduti in piazza Repubblica.

«Un risultato importante»

Il sindaco Paolo Adriano: «È un risultato importante, per l’inclusione sociale, la cura e il decoro urbano. Anche Mondovì ha finalmente impiegato i migranti in attività di “restituzione sociale” a favore della comunità. Ci siamo riusciti grazie alla collaborazione di tanti, ma soprattutto all’impegno del Dipartimento tecnico comunale che, attraverso Vilma Benso, si è assunto l’onere di formare e seguire il gruppo nelle varie attività».

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