Il cardinale Giulio Serafini, che la gente chiamava “un santo umano”

Giulio Serafini (Bolsena, 12 ottobre 1867 – Roma, 16 luglio 1938) è stato un cardinale di santa romana Chiesa. Si formava nel seminario di Orvieto e in quello “Pio”, dove Pio IX aveva stabilito un posto per la nostra diocesi. A Roma, Serafini riceveva gli Ordini minori e l’ordinazione sacerdotale, conseguendo la laurea in Filosofia e teologia e il dottorato di Diritto civile e canonico all’istituto Sant’Apollinare. Completati gli studi, tornava a Orvieto con la qualifica di canonico teologo; insegnava in Seminario, divenendone rettore fino al 1901. Di seguito ricopriva il ruolo di quinto rettore al Pontificio seminario romano.

Al ruolo dava prova di saggezza, prudenza, vigilanza e equilibrio, doti necessarie per far crescere negli alunni uno spirito di sana e necessaria modernità, insieme a una pietà sincera e profonda, fondata sulla fede incrollabile nella Chiesa e sulla incondizionata obbedienza al Papa. Ogni anno con i suoi ragazzi tornava a trascorrere le vacanze estive nella villa di Pian di Castello, nei pressi di Porano, per rivedere i luoghi della sua adolescenza.

Nella primavera del 1907 era nominato vescovo di Pescia, anche se una serie di circostanze lo tratteneva a Roma; di seguito gli era conferita la sede titolare di Lampsaco e la nomina a segretario della Sacra congregazione del Concilio, di cui in seguito divenne prefetto. Tra i ruoli più importanti ricoperti: membro della Commissione per la riforma dei Seminari d’Italia, canonista della sacra Penitenzieria, consultore di varie Congregazioni, assistente ecclesiastico generale dell’Unione fra le donne cattoliche d’Italia.

Nel 1923 papa Pio XI gli conferiva l’incarico di segretario della Sacra congregazione del Concilio e nel Concistoro del 30 giugno 1930 lo nominava cardinale “presbitero” di Santa Maria sopra Minerva. Il 3 luglio dello stesso anno era nominato presidente della Commissione pontificia per l’autentica interpretazione del Codice di diritto canonico, incarico che mantenne fino al 1938, anno della sua morte giunta a 70 anni. Fu sepolto nella cappella di San Domenico della basilica di Santa Maria sopra Minerva.

Il card. Serafini è stato un grande ed esperto educatore dei giovani, ha occupato posti eminenti di governo eppure tutti ne hanno esaltato la pietà, la bontà sincera e squisita, l’amabile cortesia del tratto, la grande cultura, l’operosità indefessa e la rettitudine.

 

AUTORE: Luca Giuliani