UMBERTIDE. Si riapre il dibattito sulla moschea

Sul caso del Centro culturale islamico la Giunta comunale di Umbertide rilancia: “No alla moschea”. A commentare l’esito del parere “pro veritate” è il sindaco Luca Carizia, il quale precisa come l’Amministrazione abbia ritenuto fondamentale richiedere la consulenza ad uno studio legale per capire come, a livello tecnico e giuridico, ci si possa approcciare sulla questione.

L’esito rappresenta un punto di partenza perché indirizza verso un percorso assolutamente conforme alla legge e in sintonia con le competenze amministrative. Mossa che, qualora non venissero rispettati i termini della destinazione d’uso, potrebbe portare alla chiusura dell’immobile.

Carizia continua dicendo che “da parte mia, della Giunta, posso assicurare un impegno certosino nel vigilare che la struttura di via Madonna del Moro non venga trasformata in moschea”.

Tiene inoltre a precisare che, diversamente da quanto riportato nei titoli di alcuni quotidiani, l’Amministrazione comunale, anche durante l’ultima assise cittadina, non ha mai parlato di “moschea”, bensì di Centro culturale islamico. Sul quale si hanno delle forti perplessità relative all’utilizzo, alle dimensioni e, non ultimo, alla provenienza dei fondi.

Va ricordato, comunque, che dallo scorso 3 settembre, dopo lo sgombero della vecchia moschea di via Battisti, la numerosa comunità musulmana locale non ha un posto dove pregare. Come affermato dall’imam Chafiq El Oqayly in una lettera inviata al primo cittadino, mancherebbero ancora sei mesi per la fine definitiva dei lavori del nuovo Centro islamico. L’attenzione sul caso resta più alta che mai. Stiamo a vedere.

Fabrizio Ciocchetti