‘Heil Hitler’ porta male: sconfitto il pugile nazifascista

Tipico dei dittatori: usare eccellenze di tutti i campi, assolutamente estranee all’ideologia di regime, per ammantare il peggio della loro tirannia con ‘selfie’ dei protagonisti, impossibilitati a sottrarsi. Primo Carnera, unico pugile campione mondiale dei pesi massimi, divenne suo malgrado lo stereotipo della ‘maschia italianità’ e fu esibito in camicia nera da Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia. La censura fascista si guardò bene dal raccontare il successivo rifiuto del gigante di essere considerato fascista.

Trieste, non a caso (il sindaco Di Piazza è uomo della destra e in particolare di Fratelli d’Italia), è stata sede della sfida per il titolo italiano dei superpiuma tra Michele Broili e Hassan Nourdine, che ha vinto l’incontro e il titolo.  Broili ha esibito sul ring tatuaggi illegali inneggianti al nazismo (SS, numero 88 che evoca le doppie iniziali di Hitler, il raduno del fronte Veneto degli Skinheads). Il commento del suo avversario Nourdine, astigiano di origine marocchina: “Vedere sul corpo di Broili tatuaggi inneggianti al nazismo mi ha dato disgusto. A bordo ring e sugli spalti i suoi tifosi si scambiavano il saluto romano. Spero che i giovani non seguano questi ideali e siano in prima linea nel combatterli”. La federazione pugilistica ha subito preso le distanze e ha annunciato l’avvio dell’iter disciplinare che potrebbe (dovrebbe! Ndr) comportare la squalifica. Ovviamente non basta. Broili ha commesso reati, ha sfidato la legge italiana che vieta ogni manifestazione di apologia del fascismo, va processato e punito come prevede la giustizia. Per troppo tempo l’Italia ha tollerato la ricostituzione di partiti e gruppi di estrema destra, casi sempre più frequenti ed espliciti di legittimazione del Ventennio, episodi di violenza teppistica dell’estrema destra che si riverberano nella relativa rappresentanza parlamentare. Il problema assume dimensioni davvero preoccupanti: sono ormai centinaia le provocazioni impunite, dilagano senza opposizione con gli ultra del calcio, molti amministratori locali, perfino con esponenti di governo, incoraggiati dal tono e dai contenuti del linguaggio parafascista di Salvini, dalla non esplicita ma reale contiguità della furba borgatara Meloni con la destra estrema. Il presidente Mattarella, primo garante della Costituzione, può (deve, ndr) esercitare sulla magistratura la giusta autorità, perché corrisponda con i fatti al dovere di punire i rigurgiti nazifascisti. In margine alla notizia: i tatuaggi nazisti di Broili non sono una novità. Nel 2020 una foto del pugile fu scelta come immagine di evento organizzato dall’Ardita (il nome non lascia dubbi sull’orientamento politico) di cui Broili fa parte, associazione fondata e allenata dall’ex segretario regionale di ‘Forza Nuova’ Denis Conte e guarda caso con il patrocinio del comune di Trieste.

Lascia un commento