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Elezioni Trentino: 32 partiti presentati

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Per un totale di 51 simboli, in vista delle provinciali

Trento – Alle 12 di sabato, negli uffici della Provincia autonoma di Trento, nel palazzo di piazza Dante a Trento, si sono concluse le operazioni di deposito e di ammissione dei contrassegni elettorali che erano iniziate venerdì mattina.

I gruppi politici che si sono presentati sabato sono stati 7 con 10 simboli. Complessivamente, si sono presentati 32 gruppi con 51 simboli:

POPOLI LIBERI – PRIMON FREIE VÖLKER
CIVICA TRENTINA
AGIRE PER IL TRENTINO – CLAUDIO CIA
ASSOCIAZIONE FASSA (6 contrassegni)
PATT – PARTITO AUTONOMISTA TRENTINO TIROLESE (6 contrassegni)
AUTONOMISTI POPOLARI
CASAPOUND ITALIA
FUTURA 2018 (3 contrassegni)
MOVIMENT LADIN DE FASCIA
FRONTE SOVRANISTA ITALIANO
LA CATENA
MOVIMENTO 5 STELLE
UNIONE DI CENTRO (2 contrassegni)
LEGA NORD TRENTINO
VERDI
PRIMAVERATRENTINA
PD DEL TRENTINO
L’ALTRO TRENTINO A SINISTRA
U.A.L. – UNION AUTONOMISTA LADINA
TRE – TERRITORIALITA’ RESPONSABILITA’ ECONOMIA (2 contrassegni)
PROGETTO TRENTINO
FORZA ITALIA (2 contrassegni)
AUTONOMIA DINAMICA
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (2 contrassegni)
NOI PER IL TRENTINO
IL POPOLO DELLA FAMIGLIA – NOI PER IL TRENTINO – ETICA
ETICA
FRATELLI D’ITALIA (2 contrassegni)
LA BUSSOLA (3 contrassegni)
XII STELLE
U.P.T. – UNIONE PER IL TRENTINO
RESTART TRENTINO

Lunedì alle 10 nella Sala Wolf avverrà il sorteggio dei simboli per determinare la posizione sui manifesti dei contrassegni.

  • In breve

Il simbolo della Lega per le elezioni provinciali del 21 ottobre in Trentino, riporta il nome di Salvini, sopra la scritta Trentino, e vede comparire per la prima volta anche la parola ‘autonomia’ –  Lo hanno presentato a Trento il deputato e candidato presidente, Maurizio Fugatti, il segretario e il presidente del partito in Trentino, Mirko Bisesti e Alessandro Savoi.”Autonomia – ha sottolineato Bisesti – non è uno slogan, ma una dichiarazione di fede, perché siamo un partito autonomista e federalista”. “Il simbolo reca l’indicazione di Salvini – ha aggiunto Savoi – che è il segretario che ci ha fatto crescere, e il nostro Trentino, di cui siamo orgogliosi”. Come Fugatti, ha rivendicato come pilastro degli attuali rapporti con lo Stato l’accordo di Milano, quando la Lega era al governo. “Sento che di noi dicono attenzione ai sovranisti – ha aggiunto Fugatti – ma nel centrosinistra ormai gli autonomisti non ci sono più, perché il Patt non c’è e Kaswalder e gli Autonomisti popolari sono con noi”.

M5S, stop ‘buona scuola’ e sanità equa – “La prima cosa da fare è eliminare una serie di riforme che il Trentino ha importato dall’esterno: la prima è la ‘Buona scuola’ e, in secondo luogo, rivedere la sanità trentina per ristabilire un equilibrio tra il centro e le vallate, quello che oggi si è assolutamente perso a discapito delle periferie”. Queste i primi cambiamenti che Filippo Degasperi, candidato dalla presidenza della Provincia di Trento per il Movimento 5 Stelle, farebbe in Trentino se ne diventasse governatore. Lo ha spiegato in occasione della presentazione del programma elettorale pentastellato, a cui erano presenti anche diversi militanti. Degasperi ha quindi commentato la scelta delle candidature del centrosinistra e del centrodestra, per cui sono stati scelti rispettivamente Giorgio Tonini e Maurizio Fugatti. “Entrambi questi soggetti, pur con il dovuto rispetto, non possono rappresentare il cambiamento perché sono sulla cresta dell’onda da parecchio tempo. I trentini riusciranno a distinguere dove sta il vero cambiamento”.

 

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