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Festival dell’Economia 2019, Ministro Tria: “Non servono manovre correttive”. Lega ripropone condono al 20% e flat tax

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La riposta alla lettera Ue sul debito “è diretta a spiegare alla commissione europea cosa è accaduto e a dare spiegazioni su quello che ci hanno chiesto nella lettera”

NordEst – Per evitare di arrivare alla richiesta di una manovra correttiva: “Le manovre correttive non servono”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria arrivando a Trento per partecipare al Festival dell’Economia. Il ministro non dettaglia gli argomenti che saranno utilizzati ma a chi chiede se possiamo stare tranquilli risponde “sì”.

“Siamo tutti d’accordo su come condurre le finanze pubbliche” rispettando le regole europee, ha precisato Tria a chi gli chiede dell’incontro con la delegazione della Lega avuto in mattinata e delle posizioni del partito di Matteo Salvini rispetto ai vincoli Ue. Di flat tax, dice Tria, “non abbiamo parlato, non in particolare: abbiamo parlato dei problemi dell’economia italiana e di come rilanciare la crescita e i problemi che abbiamo di fronte e quali sono le ultime proiezioni che rimanda l’economia italiana”.

“Noi prevediamo – ha affermato Tria – che l’obiettivo di deficit 2019” possa essere “anche inferiore a quello scritto come previsione nell’ultimo Def, senza alcuna manovra”, cioè il 2,4%.

Secondo il ministro, non ci sono ora le condizioni per accelerare il calo del debito. “Il problema dell’Italia è non spaventare gli investitori: in un momento di forte rallentamento non siamo in condizioni di far aumentare il debito ma non possiamo” nemmeno “andare in modo accelerato a riduzione del debito” perché non darebbe “maggiore fiducia agli investitori che devono” anche “vedere prospettive di crescita”. Tria ha sottolineato che non sarebbe “vantaggioso per l’Italia e per l’Europa”.

Il ministro è intervenuto anche sulla successione a Draghi alla Bce: “A noi interessa avere un italiano nel board della Bce ma questo non significa condizionare le nostre preferenze. L’importante è avere un buon presidente, almeno altrettanto buono come Draghi”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giovanni Tria, sottolineando che “ci sono vari candidati di vari Paesi e vanno esaminati tutti quanti, le loro caratteristiche, come la pensano, le loro competenze. Dire tedesco, francese o finlandese è fuorviante”.

Incontro Tria – Salvini. Il partito guidato da Matteo Salvini è pronto a riproporre all’interno del suo pacchetto fiscale, magari anticipando la misura già nel decreto crescita, la cosiddetta ‘dichiarazione integrativa speciale’, già tentata con la manovra ma poi saltata per la contrarietà del Movimento 5 Stelle. La misura sarebbe riproposta tale e quale, con la possibilità di fare emergere fino a 100 mila euro e comunque non oltre il 30% di quanto già dichiarato pagando un forfait del 20%. Il Carroccio stringe anche sulla Flat Tax: “Mi premurerò di portare la discussione sulla flat tax per imprese e famiglie nel prossimo Consiglio dei ministri, quando sarà convocato”, ha affermato il vicepremier leghista, Matteo Salvini, che ha rilanciato anche sulla Tav: “I nostri contatti con Ue dicono possono arrivare buone notizie sugli investimenti, le grandi opere, la Tav. Se la quota di partecipazione di investimento dell’Ue dovesse aumentare fino al 55 per cento sarebbe evidente che diventerebbe vantaggioso completare una opera fondamentale. Se da Bruxelles verranno confermate le voci, ci saranno altre centinaia di milioni di euro”, ha sostenuto Salvini. Giovedì, in serata a Dritto e Rovescio su Rete 4, Salvini ha detto: “Cosa rispondiamo alla letterina dell’Ue? Che lo Stato incassa di più e spende di meno, l’economia è ripartita, con misure come quota 10 che è quella che mi piace di più. Rispondiamo di stare tranquilli e continuiamo a lavorare. Certo non aumenteremo l’Iva e le tasse, ce lo possono chiedere quanto vogliono“.  Sulla Tav, ha aggiunto in serata Salvini, “come previsto dal contratto di governo il progetto è stato rivisto, si risparmiano miliardi, si riduce l’impatto ambientale, non esiste dire un no pregiudiziale. Il voto di domenica dell’Italia è stato un voto per il sì”.   E poi: “L’unica cosa che non farò è tirare a campare. Se sto qui a fare le cose bene, sennò non starò qui a scaldare la poltrona”, ha spiegatao Salvini sulla possibilità di elezioni anticipate. “Ma se si lavora bene con questo governo vado avanti quattro anni, se invece nelle prossime settimane, nei prossimi due mesi i cinquestelle dicono no qui e là non si va da nessuna parte – ha aggiunto -. Ma io sono fiducioso”.”E’ stato un colloquio interessante su tutti i temi economici: abbiamo discusso dell’atteggiamento da tenere nei confronti dell’Europa, della necessità di sbloccare i cantieri e le grandi opere, in generale del rilancio economico del Paese”, ha detto Salvini al termine di un incontro al Mef con il ministro del Tesoro Giovanni Tria, sottolineando la necessità di procedere con il “taglio delle tasse” e di un “atteggiamento comune” del governo sulle priorità. All’incontro presenti anche Giancarlo Giorgetti, Massimo Garavaglia, Claudio Borghi, Alberto Bagnai. “I termini della pace fiscale verranno prorogati dalla fine di luglio perché contiamo di incassare alcune decine di miliardi di euro per liberare gli italiani dalla gabbia di Equitalia”.
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