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Trento

Magdi Allam a Trento:«Italia inerme di fronte all’invasione dell’Islam»

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Si è svolta venerdì 6 ottobre 2017 nella sala Mondial dell’Hotel Sporting a Trento la presentazione dell’ultimo libro di Magdi Cristiano Allam dal titolo “Maometto e il suo Allah”. Presenti oltre 150 persone molto attente e partecipi in un momento sociale estremamente delicato per il nostro paese e la nostra provincia.

Durante la serata non sono mancati gli applausi spontanei, uno in particolare, piuttosto polemico sulle parole che Papa Francesco ha espresso in favore dell’accoglienza dei migranti che trova molti cittadini contrari. Lo stesso Magdi Allam si è dissociato dalle parole di Papa Bergoglio. Ma si sono toccati anche i temi della crisi demografica, delle leggi che devono valere in modo uguale per tutti, italiani e immigrati, dei costi allucinanti dell’accoglienza e dell’integrazione che fino ad ora porta un bilancio in rosso.

La presentazione è stata introdotta da Numa de Masi il segretario di Forza Nuova Trentino, il movimento che ha organizzato la serata e Roberto Conci il nostro editore, «Un uomo che ha condizionato la sua vita in nome della verità – ha detto il nostro editore presentando il giornalista – e che deve essere un esempio per tutti indipendentemente dalla ideologia in cui ognuno di noi crede.»» 

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Prima dell’intervento dell’ex vice direttore del Corriere della sera si è parlato di «Ius Soli», e Numa de Masi ha illustrato i pericoli in caso dell’approvazione di una legge che la maggior parte del popolo italiano non vuole, ma che nonostante tutto una sterile minoranza legata al PD invece vuole votare. Sulla questione non è mancata l’ironia «vogliono approvarla a colpi di dieta» – ha detto qualcuno fra le risate dei presenti alludendo allo sciopero della fame portato avanti da alcuni parlamentari della maggioranza di governo.

“È una biografia del fondatore dell’Islam fatta in modo assolutamente obiettivo, – ha esordito Magdi Cristiano Allam davanti a oltre 150 perssone – al punto che all’inizio del libro dico che il vero autore del libro è Maometto; ci sono tante frasi virgolettate, sono le frasi dette da Maometto, così come attestato nelle fonti ufficiali musulmane. Credo sia un’opera fondamentale, perché solo conoscendo correttamente chi è stato Maometto, possiamo capire la specificità dell’Islam, capire perché da 1400 anni l’Islam è una realtà invasiva, una realtà espansiva, una realtà aggressiva, una realtà che non ha mai cessato di voler sottomettere gli altri popoli, perché è esattamente quello che fece Maometto. Ci sono sicuramente tanti musulmani moderati, tanti musulmani per bene, dobbiamo sempre distinguere tra le persone e la religione, la dimensione della persona e la dimensione della religione; le persone possono essere moderate e vanno sempre rispettate, perché sono depositarie di valori inalienabili della vita, e come tutte le altre persone, anche i musulmani devono essere valutati singolarmente, sulla base delle proprie azioni. Il nostro è uno stato di diritto che si fonda sulla responsabilità individuale, ognuno risponde per sé stesso, io sto parlando della religione, e noi abbiamo il dovere, oltre che il diritto, di entrare nel merito dei contenuti dell’Islam come religione, vagliarli, criticarli, e di prendere atto di ciò che Allah prescrive nel Corano, ma soprattutto di ciò che ha fatto Maometto, che è il fondatore dell’Islam».

Durante la serata oltre che dei contenuti del  suo ultimo libro si è parlato anche dei problemi dell’immigrazione «Il popolo italiano si sta lasciando conquistare dall’Islam senza difendersi, come successe all’impero romano quando spalanco le frontiere ai barbari decretando così l’inizio della sua decadenza e da li a poco della sua fine». 

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Durante l’incontro Allam ha portato anche dei dati legati alla situazione demografica del nostro paese. Adesso in Italia siamo 60,7 milioni, nel 2035 la popolazione passerà a 58,6 milioni per calare fino a 53,7 milioni appunto nel 2055. Insomma, in poche parole saremo sempre meno, più vecchi e più longevi, soprattutto al Nord e faremo sempre meno figli.

Tra mezzo secolo l’Italia avrà una faccia diversa e gli immigrati la faranno da padroni.  Secondo l’ultimo report dell’IstatIl futuro demografico del Paese, nel 2065 “spariranno” sette milioni di italiani. Le future nascite non saranno sufficienti a compensare i decessi. Nonostante sia previsto un recupero della fecondità (da 1,34 figli per donna nel 2016 a 1,59 entro il 2065), questo non basterà a determinare un numero di nati che risulti, anno dopo anno, sufficiente a riequilibrare l’ aumentato numero dei defunti.

Magdi Allam è sicuro che la maggioranza dei musulmani non sappia nulla di Maometto, come per esempio come nel 627 Maometto personalmente decapitò circa 900 ebrei, «ed è un fatto storico attestato dalle fonti ufficiali islamiche, – ha ricordato Allan –  sono semplicemente dei fatti storici che non si conoscevano. O come quando si legge nel libro che Allah era uno dei 360 idoli che venivano adorati nel Pantheon politeistico arabo che aveva sede alla Mecca, tanta gente rimane attonita, perché si tende ad abbinare automaticamente Allah al nostro Dio, quasi fosse semplicemente la traduzione letterale del Dio dell’ebraismo o del Dio cristiano, invece è tutta un’altra cosa».

«Non si tratta di fare la guerra ai musulmani, – ha concluso alla fine del suo intervento –  io sono stato musulmano per cinquantasei anni, e so bene che ci sono tanti musulmani per bene, tanti musulmani moderati. Il problema non sono le persone che vanno sempre rispettate, il problema riguarda l’Islam come religione, e dobbiamo pertanto toglierci dalla testa che si debba fare la guerra a 1 miliardo e mezzo di musulmani nel mondo, che sarebbe una totale follia e idiozia, né quella di fare la guerra ai musulmani che stanno in mezzo a noi, perché sarebbe razzismo, ma dobbiamo però essere molto chiari sul fatto che proprio perché questa nostra casa comune non è solo uno spazio fisico, ma è anche uno spazio giuridico, uno spazio valoriale identitario, uno spazio di civiltà, proprio perché noi non siamo una terra di nessuno e non vogliamo trasformarci in una terra di conquista, dobbiamo avere molta chiarezza e molta fermezza nel dire a tutti i musulmani che proprio perché non vogliamo discriminare nessuno, esigiamo da tutti che rispettino le leggi laiche dello stato, che ottemperino alle regole su cui si fonda la civile convivenza, che condividano i valori della sacralità della vita di tutti, della pari dignità tra uomo e donna, della libertà di scelta personale, compresa la libertà di religione, compresa la libertà religiosa degli stessi musulmani, che pertanto possano abbandonare l’Islam e convertirsi o non convertirsi ad altra fede, senza però essere condannati a morte per apostasia».

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