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Voce - Val di Non & Sole

La settimana di studio compie 15 anni. Lunedì prende il via a Tuenno «A est dell’Europa – gli Stati successori dell’URSS»

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TUENNO – Lo sguardo è rivolto verso Oriente per la quindicesima “Settimana di Studio” che si terrà a Tuenno la prossima settimana, dal 13 al 18 novembre: si parlerà degli Stati nati con il crollo dell’URSS a cento anni dalla Rivoluzione Russa.

Con l’aiuto di cultori della materia verranno analizzati i drammi, gli enigmi e le speranze di chi ha vissuto sulla propria pelle il tramonto di una civiltà e l’alba di una riscossa.

Un evento promosso dall’assessorato alla cultura di Ville d’Anaunia guidato da Maria Teresa Giuriato, dalla Biblioteca Archivio del Csseo (Centro studi sulla storia dell’Europa orientale) presieduta da Fernando Orlandi, dalla Biblioteca comunale con il responsabile Mauro Valentini e il Laboratorio culturale noneso.




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Prezioso è il sostegno di Provincia, Bim dell’Adige e Cassa Rurale di Tuenno-Val di Non.

L’iniziativa della “Settimana di Studio” è nata nel 2003 su idea del giornalista Luigi Sandri. Un evento che nel corso degli anni ha portato in un piccolo centro come Tuenno personaggi di spicco, grazie all’organizzazione a cura del bibliotecario Valentini e degli assessori alla cultura che si sono succeduti: Maria Zanini nei primi due anni e, dal 2005, Maria Teresa Giuriato, secondo la quale la settimana di studio è “un’esperienza da valorizzare, in quanto rappresenta un’opportunità di conoscenza e di approfondimento”.

In questi quindici anni a Tuenno sono stati approfonditi argomenti diversissimi: questione mediorientale, Unione europea, Cina, Sudamerica, Africa, acqua, universo femminile, religioni, “Terra madre”, emigrazione, guerre mondiali e “Scienza e fede”.

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Le “Settimane” hanno visto la presenza di padre Alex Zanotelli (2007) e padre Paolo Dall’Oglio (2012, un paio di mesi prima del suo rapimento, proprio dal palco di Tuenno lanciò un messaggio di pace per la Siria), ma anche di politici e personalità del mondo accademico.

Nel 2011 l’evento ha ospitato Cécile Kyenge, che di lì a poco sarebbe diventata Ministro dell’Integrazione nel Governo Letta.

Mentre nel 2009, nell’ambito di un dibattito sulle “Donne in politica”, è intervenuta l’allora senatrice Roberta Pinotti, che nel 2014 è diventata la prima donna ad assumere l’incarico di Ministro della Difesa nella storia repubblicana.

Quest’anno, come detto, dal 13 al 18 novembre andrà in scena la settimana dal titolo “A est dell’Europa: gli Stati successori all’URSS” per fare il punto “su cosa è accaduto dopo il 1991 con la disgregazione dell’Unione Sovietica, e sulla complessa realtà dei nuovi Stati, ad esempio quelli dell’Asia centrale che in precedenza non avevano mai conosciuto una loro statualità” spiega Orlandi.

Tanti sono gli interrogativi ai quali i relatori che si succederanno sul palco del teatro parrocchiale di Tuenno dovranno far fronte, spiegando che ne è oggi della “nuova Russia”, a cent’anni dalla Rivoluzione di Ottobre del 1917 e trascorso oltre un quarto di secolo dal crollo dell’URSS.

Che ne è delle quindici Repubbliche ex sovietiche, diventate indipendenti? Quali sono le ragioni profonde del permanente e aspro contrasto tra Russia e Ucraina? E, su questo sfondo, come si pone la Chiesa ortodossa russa, tornata potente dopo gli anni dolorosi della persecuzione? Nell’arena internazionale, quale il peso della Russia di Putin nei grovigli più intricati – dal Medio Oriente alla penisola coreana – che minacciano la pace nel mondo?

Non è certo possibile, in poche serate, dipanare adeguatamente questo ventaglio che imporrebbe una disamina approfondita di eventi complessi, che affondano le radici nel lontano passato, e soprattutto nel ventesimo secolo, e che oggi presentano il conto.

Vogliamo fornire gli elementi affinché le tante persone che ogni anno seguono questo evento si possano formare una propria opinione” riferisce l’assessora agli eventi culturali Maria Teresa Giuriato.

In questa 15°edizione – spiega Sandrisperiamo di riuscire a offrire, aiutati da esperti di varie discipline, almeno alcuni punti fermi per orientarsi nella fitta foresta del pianeta ex sovietico e in particolare della Russia di oggi. Come sempre nella storia, luci e ombre dominano l’orizzonte di quelle immense terre che da una parte lambiscono il Baltico e il Mar Nero e, dall’altra, si affacciano sull’Oceano pacifico. Consapevoli che, con i suoi diciassette milioni di chilometri quadrati – oltre 56 volte l’Italia! – la Russia va affrontata con un metro di misura che sorpassa la nostra esperienza. Armiamoci dunque di pazienza, curiosità, interesse per questa spedizione verso il Cremlino, la basilica di San Basilio e poi, sparsi nell’immenso paese, San Pietroburgo, il Volga, la steppa, gli Urali, la Siberia. E sorvolando, di quella che fu l’Urss, Kiev, Astana, Erevan, Vilnius… Sçiastlivovo putì, buon viaggio!”.

IL PROGRAMMA

Lunedì 13 novembre il presidente della Biblioteca Archivio del Csseo Fernando Orlandi affronterà il tema “Dalla crisi del sistema sovietico alla Russia”; martedì 14 il vaticanista Luigi Sandri proporrà un approfondimento su “La Chiesa ortodossa di fronte alla nuova Russia”; mercoledì 15 Massimiliano Di Pasquale (fotogiornalista, saggista e ucrainista) approfondirà la dimensione politica della guerra in Ucraina; giovedì 16 tema del giorno sarà “Non solo Russia: il Caucaso e l’Asia centrale“ con Marco Buttino (Università di Torino); venerdì 17 l’ambasciatore Luigi Vittorio Ferraris (presidente dell’Aisseco) risponderà alla domanda “L’Europa ha bisogno della Russia?”. Infine sabato 18 sarà proiettato il film “L’Arca Russa” di Aleksandr Sokurov con presentazione di Massimo Tria (Università di Cagliari).

Tutte le serate avranno inizio alle 20.30. La partecipazione è libera, gratuita e aperta a tutti; è previsto il riconoscimento come corso di aggiornamento per gli insegnanti.

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