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Voce - Val di Non & Sole

La memoria della Grande Guerra nel canto e nella scrittura popolare. A Taio va in scena «Un filo per soldato»

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TAIO – Sabato 25 novembre 2017 alle ore 21.00 andrà in scena, nella Sala Congressi C.O.CE.A. di Taio, nel Comune di Predaia, lo spettacolo intitolato “Un filo per soldato”.

Il titolo, tratto dal testo di Italo Varner “Dateci un prato d’erba” musicato da Camillo Moser, esprime il significato di un progetto che si propone di ridare volto a migliaia di soldati travolti dall’ostilità che ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia.

Un conflitto che annullò l’identità delle persone coinvolte sui campi di battaglia e che sarà raccontato, sabato 25 novembre, attraverso un percorso della memoria espresso da tre tipologie di linguaggio: il canto di montagna, la scrittura popolare (diaristica di guerra) e le proiezioni di video-immagini.

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Momenti legati dal fil rouge del ricordo raccontato – in un copione elaborato da Stefano Graiff – per ridare volto a quelle identità perdute.

“Un filo per soldato” è dunque un evento di commemorazione e narrazione di un pezzo di storia nazionale e locale definito per antonomasia la “Grande Guerra” che verrà raccontato attraverso questi tre diversi modi di comunicare.

Un’idea nata mesi fa a seguito di un’esibizione, in Val di Non, di tre degli otto cori coinvolti nella serata del 25 novembre.

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Da lì l’ambiziosa volontà di alcuni promotori della cultura di valle di unire tutti i cori di montagna della Val di Non in un unico ampio spazio, per raccontare alcune sfaccettature della Prima Guerra Mondiale attraverso il canto popolare di montagna con alcuni brani scelti (due per coro) nell’ambito di una trama costruita per mezzo di struggenti diari di guerra o toccanti testimonianze epistolari.

L’evento scaturisce da una proposta della Presidenza del Consiglio della Regione Trentino/Südtirol (Vice Presidente del Consiglio Regionale Lorenzo Ossanna), dell’Assessorato alla Cultura della Comunità della Val di Non (Assessore Fabrizio Borzaga) e del Centro Culturale d’Anaunia (Coordinamento Lucia Barison) che li vede impegnati nella promozione della cultura della Val di Non al fianco della Comunità di Valle, la Provincia Autonoma di Trento, il Comune di Sanzeno (proprietario di Casa de Gentili sede del Centro Culturale d’Anaunia), l’Associazione Culturale G. B. Lampi, il Bim dell’Adige e l’Azienda di promozione turistica della Val di Non.

Realtà diverse che dimostrano come la collaborazione “corale” di più soggetti possa essere proficua e – anche se impegnativa – trascinante.

I Cori Monte Peller, Maddalene, Croz Corona, Lago Rosso, Roen, San Romedio, 7 Larici e Libera Coralità Clesiana canteranno due brani selezionati attentamente dai capi coro nell’ambito del copione che verrà cantato, interpretato, musicato e proiettato durante tutto l’arco della serata.

Oltre ai cori, sono numerose le realtà impegnate nella riuscita dell’evento, quali la Filodrammatica “Amicizia” di Romeno, l’artista Stefano Benedetti per l’elaborazione video del materiale raccolto grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Museo Storico del Trentino, alcuni ragazzi dalla Scuola Media di Tuenno e il Gruppo Bandistico di Fondo.

La partecipazione alla serata sarà a offerta libera e il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Trentina per l’autismo Onlus Casa Sebastiano.

Per partecipare è necessario chiamare l’Azienda per il Turismo della Val di Non al numero di telefono 0463-830133 presso cui potrà essere prenotato il proprio posto.

Alle 21.00 lo spettacolo avrà inizio e non si potrà più entrare all’interno della sala.

Dalle 20.00 alle 20.45 vi sarà il tempo per l’accoglienza e il raggiungimento del proprio posto presso la Sala Congressi C.O.CE.A. di Taio che potrà essere prenotato ma non assegnato.

È possibile prenotarsi sino alle ore 18.00 di venerdì 24 novembre 2017 e fino a esaurimento posti.

Foto archivio Fondazione Museo storico del Trentino

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