Trento
Scovato in Trentino Don Andrea Contin , il prete a «Luci Rosse» accusato di violenza e prostituzione.
Dopo la confessione don Andrea Contin, l’ex parroco della chiesa di San Lazzaro a Padova, era sparito dalla circolazione per riapparire sui media il 17 gennaio, dove un gruppo animalista lo aveva scoperto a Trento, in via Giardini, presso la “Congregazione di Gesù Sacerdote” luogo religioso di recupero per i preti macchiati di peccati di origine sessuale.
Ad inizio anni era stato infatti ospitato nel convento della congregazione di Gesù Sacerdote a Trento, retto dai padri Venturini, la struttura specializzata nel recupero dei sacerdoti che hanno perso la “retta via”, ora invece alloggia a Mezzano (a due passi da Fiera di Primiero) in un appartamento – secondo indiscrezioni raccolte in paese – di proprietà della Diocesi.
A scovarlo è stata l’inviata di Pomeriggio 5, la trasmissione di Barbara D’Urso, che ha individuato l’abitazione dove vive il religioso. Ha pure suonato al suo campanello (la casa è divisa in tre appartamenti) ma nessuno ha risposto. Anzi appena accese le telecamere le luci nell’appartamento di don Contin si sono spente le luci. Lui non si è visto, non si è affacciato
Come si ricorda Don Contin aveva raccontato ai carabinieri la sua partecipazione e organizzazione delle orge in parrocchia anche con uomini di colore, e dei viaggi con le amanti a bordo della sua Jaguar rossa anche nel villaggio per scambisti di Cap d’Adge in Francia. Ma allora il parroco fece l’elenco anche delle amanti, che risultò piuttosto lungo. Il percorso a luci rosse del prete venne scoperto dopo la denuncia di una quarantanovenne (qui il video, pubblicato sul Mattino di Padova, con le incredibili confessioni della donna sui giochi erotici del prete) che riportò agli inquirenti anche di «riprese video eseguite sulle performance sessuali». «A volte filmavo questi incontri sessuali, ma mai all’insaputa delle donna. Sono immagini che non ho mai venduto o fatto vedere a terze persone. Non ho mai restituito i video alla donna nonostante lei me li avesse chiesti più volte perché avevo paura» – disse don Contin che forse temeva ricatti o una loro divulgazione.
Ha anche parlato dei viaggi e delle cene in locali galanti assieme ad altre parrocchiane, ma ha categoricamente negato comportamenti violenti e ha escluso di aver percepito denaro in cambio dei rapporti con una delle donne che aveva procurato ad altri uomini. Insomma, ha allontanato il sospetto dell’induzione alla prostituzione, che è l’ipotesi su cui si basa l’inchiesta condotta dal pm Roberto Piccione.
Padre Andrea Contin è stato denunciato poi per abusi sessuali da molte donne. Pare che però alcune di queste fossero state consenzienti. L’anno scorso partirono anche due denunce per molestie nei confronti del parroco. La Curia sapeva, eccome. L’estate del 2016 erano stati fatti ben due esposti che erano arrivati sul tavolo di qualche importante sacerdote al vertice della Diocesi padovana: quello firmato appunto dall’ex amante di don Andrea, la 49enne impiegata che lo ha denunciato.
E un altro sottoscritto dalla 51enne, pure ex amante, che aveva confermato il racconto della “collega” prima della perquisizione del 21 dicembre in canonica. Gli inquirenti hanno poi trovato anche dei filmini pornografici contenenti orge e di tutto un po’, dove il prete era anche protagonista. Fino ad ora sono emerse sette amanti che il parroco avrebbe frequentato negli ultimi anni. Con loro avrebbe ammesso rapporti sessuali anche contemporaneamente. Secondo l’ipotesi investigativa il prete avrebbe offerto le sue donne ad altri partner per soldi.
Ma non sarebbe finita qui, infatti la Guardia di Finanza sta svolgendo gli accertamenti sui conti, il danaro movimentato da don Andrea, a quanto sembra, sarebbe stato oltre le possibilità dello stipendio di un parroco, di solito piuttosto contenuto. Da alcune ammissioni fatte ai carabinieri pare che ci siano degli ammanchi nella gestione di un ente per l’assistenza di anziani, di cui l’ex parroco era presidente. Cifre importanti, che sfiorano i tre milioni di euro e che potrebbero spiegare la disponibilità economica del sacerdote.
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