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Trento

I Re Magi sono arrivati oggi in parrocchia a Cristo re

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Nel pomeriggio nella parrocchia di Cristo Re sono arrivati i 3 Re Magi.

Sono entrati prima in parrocchia per poi assistere alla messa dove Don Francesco Viganò, responsabile della pastorale giovanile di Trento, ha celebrato la benedizione dei bambini. 

La storia dei re Magi è una leggenda che nasce molto lontano, in terre esotiche e ricche di antiche tradizioni, ispirata all’oracolo di Balaam, identificato con Zoroastro, che aveva annunciato che un astro sarebbe spuntato da Giacobbe e uno scettro da Israele.

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I tre misteriosi personaggi sono menzionati solo nel Vangelo di Matteo che parla dei Magi che dall’Oriente arrivarono a Gerusalemme durante il regno di Erode alla ricerca del neonato Re dei Giudei.

Tutte le notizie che abbiamo sui Magi ci vengono dai Vangeli Apocrifi e da ricostruzioni e ragionamenti postumi.

Dal Vangelo di Matteo abbiamo solo riferimenti ai tre doni, l’oro, l’incenso e la mirra; il numero tre ha una forte valenza simbolica, per alcuni indicherebbe le tre razze umane, discendenti dai tre figli di Noè, Sem, Cam e Iafet.

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La religione cristiana attribuisce ai magi i nomi di Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, ma non tutte le fonti sono Concordi. Melchiorre sarebbe il più anziano e il suo nome stesso deriverebbe da Melech, che significa Re.

Baldassarre deriverebbe da Balthazar, mitico re babilonese, quasi a suggerire la sua regione di provenienza. Gasparre, per i greci Galgalath, significa signore di Saba. Secondo numerose leggende i tre magi giunsero a Betlemme 13 giorni dopo la nascita del Cristo.

 doni dei Magi hanno un significato: fanno riferimento alla duplice natura di Gesù, quella umana e quella divina.

Il significato di oro, incenso e mirra è dunque questo: l’oro perché è il dono riservato ai Re e Gesù è il Re dei Re, l’incenso,come testimonianza di adorazione alla sua divinità, perché Gesù è Dio, la mirra, usata nel culto dei morti, perché Gesù è uomo e come uomo, mortale.

Dai doni dei Re Magi a Gesù, proviene la tradizione di portare dolci e giocattoli ai bambini: questa tradizione si incrocia con la leggenda della Befana che racconta come i Re Magi, durante il viaggio verso Betlemme, si fermarono alla casa della vecchietta e la invitarono ad unirsi a loro.

La Befana declinò l’invito e lasciò partire i Magi da soli, ma poi ripensandoci, decise di seguirli. Non riuscendo a ritrovarli, nel buio della notte,  da allora, lascia a tutti i bambini un dono, sperando che fra quei bambini ci sia Gesù. La Befana, da non confondere con il giorno dell’Epifania, da tradizione viene riconosciuta come un Dio Pagano per questo non viene festeggiata dalla Chiesa.

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