Trento
Lo scandalo Trento Rise si allarga a Trentino Network: 140 mila euro di consulenze legali inutili
Dall’inchiesta Trento Rise, lo scandalo si allarga anche a Trentino Network (società al 90% della Provincia autonoma di Trento e al 10% della Regione) che avrebbe pagato profumatamente consulenze legali inutili, già svolte da Trento Rise, con il fine ultimo di far affluire denaro a società che erano riconducibili all’ex responsabile dell’ufficio legale Michele Debiasi (deceduto) e Ivan Pilati, già ex responsabile dell’area business di Trento Rise.
Trentino network, che potrebbe essere la parte lesa della vicenda, gestisce le reti per le telecomunicazioni e radiocomunicazioni presenti sul territorio provinciale e fornisce servizi alle pubbliche amministrazioni del Trentino e agli operatori del mondo delle telecomunicazioni.
Gli indagati sono otto e le false consulenze sette per un totale di circa 140 mila euro. I reati contestati sono turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, truffa, falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale e abuso d’ufficio.
Le consulenze, avvenute tra il 2011 e il 2016, sono state affidate a Made srl, Evotrek, Evoconsulting e Comclic. A Made sono affluiti 12500 euro per un incarico che non ha svolto. A Evotrek (società già in liquidazione) 12000 euro per un servizio che già svolgeva Trento Rise. A Evoconsulting (società già in luquidazione) 38500 euro per consulenze non svolte o svolte in parte. Comclic ha avuto 14654 euro per un servizio inutile, un doppione, con gara di affidamento pilotata, quindi altri 36500 euro per un servizio di cui non c’era necessità, già svolto da Trento Rise, e infine altri 22838 euro ancora una volta per servizi già svolti da Trento Rise.
Risultano indagati Alessandro Zorer, presidente di Trentino Network, Alessandro Masera, direttore amministrativo, Ivan Pilati, ex responsabile area business Trento Rise, Maurizio Cova di Lavis per la Made Srl, Robert Hoelz di Merano per la Comclic, Giorgio Fon di Bassano del Grappa, amministratore e socio della Fineco Innovazione srl, Valter Giuseppe Dalsass di Cavedago, titolare dello studio Dalsass e Adriana Provenzani, segretaria di Trentino Network.
Il presidente di Trentino Network, Alessandro Zorer, ha respinto decisamente le accuse e affermato di essere pronto a chiarire tutto. Zorer aveva saputo a febbraio di essere indagato e ha concordato con la Provincia la linea da tenere.
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