Cursi si ferma per ricordare la famiglia sterminata dal vicino di casa. Il parroco ‘Sono scese le tenebre su tutta la comunità’

È stato proclamato il lutto cittadino a Cursi che oggi si ferma per ricordare Andrea, Franco e Maria Assunta uccisi a sangue freddo da Roberto Pappadà

Cursi si ferma per ricordare Andrea, Franco e Maria Assunta, uccisi a sangue freddo da Roberto Pappadà, un vicino di casa della famiglia che, in una notte di fine settembre, si è trasformato in un brutale assassino. Dietro quel volto burbero e un po’ scontroso, ma apparentemente innocuo il 57enne ha nascosto la rabbia, covata in silenzio per anni. Da tempo meditava una «resa dei conti», stanco delle discussioni per il parcheggio che l’assassino pretendeva di trovare libero.

Le salme sono state accolte in Chiesa da un lungo applauso. Sul viso delle persone presenti, rigato dalle lacrime, si intravede ancora l’incredulità. C’erano tutti: amici e conoscenti, un intero paese di poco più di 4mila anime che ora si è stretto in un lungo abbraccio.

I funerali, che si sono svolti di nella chiesa matrice, sono stati celebrati dal parroco di Cursi, don Gigi Gualtieri, peraltro vicino di casa delle vittime. “Venerdì scorso sono scese le tenebre su tutta la comunità” ha dichiarato il sacerdote durante l’omelia.

La navata della Chiesa, come piazza Pio XII era piena di gente che, in silenzio, ha salutato per l’ultima volta le vittime della follia.

La confessione di Pappadà

«Ho sbagliato e non voglio essere difeso. Pagherò, ma dovevo mettere fine a questa storia» ha raccontato il 57enne nel lungo interrogatorio in cui ha confermato l’inquietante disegno criminale. Doveva morire anche Fernanda Quarta, mamma di Andrea, moglie di Francesco e sorella di Maria Assunta. È viva solo per miracolo perché la pistola che il killer si era procurato si è scaricata. La donna, colpita una volta, è riuscita a rifugiarsi in casa di una vicina che ha spalancato le sue porte, evitando il peggio.

Pappadà ha ricostruito in maniera lucida la sua folle vendetta, ha detto che il vaso era ormai «sbatterrato», ma nessuno in paese guardando quelle tre bare allineate riesce a darsi pace.

Il sindaco, Antonio Melcore, ha proclamato il lutto cittadino. Ha invitato i titolari degli esercizi commerciali (e non solo) a sospendere le attività “in segno di accoglimento e rispetto durante i funerali”.



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