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SAN GERARDO VESCOVO Patrono di Potenza

San Gerardo a Potenza : un ponte tra due civiltà

La nostra Cattedrale, si presenta come una piccola enciclopedia della storia plurisecolare del Cristianesimo nella nostra Regione: sia nei vari stadi di costruzione, che risalgono ai primi secoli dell’età cristiana, sia attraverso gli affreschi e i mosaici, di cui ancora vive qualche prezioso frammento, e che attraggono profondamente l’attenzione anche dei numerosi visitatori che dall’Italia e dall’estero, giungono numerosi per ammirare questo insigne monumento, in siffatto splendore architettonico, ci sono vari stadi che si sovrappongono, testimonianza delle diverse epoche storiche, in particolare per opera dei vescovi succedutisi nella sede di Potenza, soprattutto nei secoli del Rinascimento, del Sei-Settecento, dell’Otto-Novecento in particolare, in cui la nostra Cattedrale ha accolto lavori artistici della Scuola napoletana, fino ai grandi affreschi commissionati da S.E. Mons. Augusto Bertazzoni, che dovette assumersi anche l’onere della ricostruzione dopo la Seconda guerra mondiale, e dal successore S.E. Mons. Giuseppe Vairo dopo il terremoto del 1980.

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La preiera p’ i uagliò
San Gerard’ d’ la Porta ‘sta preiera è p’ la sorta,
p’ la sorta mia ch’è nera
e p’ quedda d’ mi migliera. Ma penzann ‘mbò chiù mieglìe, m’ arrecord d’ mi figl’ senza terra né fatìa
ca cammena p’ la via.
Lu nevòre d’ Rucchin’ trase e iesce da la cantin’ p’ abbuscars ’ na giurnara
s’ uaragna ‘na stambara.
E li temb’ nun so’ bone mang p’ li alandome,
si lu figl’ du duttor, laureato e prufessor,
p’ cambars la famiglia
s’ n’è giut a Reggemiglia. San Gerard’ Prutettor’ Generale d’ Putenza,
si nun ferm ‘sta partenza
d’ uagliò rumanemm senza. Si nun gnè la gioventù
a li turchi te la ver tu. Senza banda, suonator, senza nére e purtator,
p’ la storica parata rumanemm ij e tatta.

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