Claudio Fabretti
La roccaforte dell'Isis ridotta a un mucchio di macerie e lasciata

Claudio Fabretti
La roccaforte dell'Isis ridotta a un mucchio di macerie e lasciata in mano a un drappello di irriducibili jihadisti, in gran parte foreign fighters. Raqqa, il bastione del califfato in Siria, appare come una città fantasma, in procinto di cedere alle forze a maggioranza curda alleate degli Usa, ormai pronte a sferrare l'assalto finale.
Secondo Talal Sello, portavoce delle cosiddette Forze democratiche siriane (Sdf), sarebbero 250-300 i miliziani asserragliati nel bastione del Califfato. Sono invece 275 i jihadisti che la scorsa notte hanno potuto lasciare la città, accompagnati da circa 3.000 civili, in base a un accordo tra le Sdf e l'Isis, mediato dai capi dei clan tribali locali. Stando ad alcune fonti, l'accordo avrebbe permesso anche la fuga di foreign fighters, provenienti da paesi occidentali, anche se le Sdf assicurano che i combattenti evacuati sono solo siriani. «L'ultima cosa che vogliamo è che ci siano foreign fighters liberi di andarsene, e che un giorno potrebbero tornare nei loro paesi e provocare ancora terrore e distruzione», ha detto il portavoce della Coalizione internazionale, Ryan Dillon. La stima degli stranieri andati a combattere sotto le insegne dell'Isis in Siria e Iraq si aggira intorno a 25-30mila persone, di cui cinquemila europei. L'imminente caduta di Raqqa fa esultare anche il leader Pd Renzi: «Negli ultimi tre anni è stata la capitale del terrore. E vedere oggi le donne festeggiarne la liberazione allarga il cuore».
Ma l'Isis sta subendo sconfitte in Siria anche ad opera dei qaedisti, secondo quanto sottolinea l'Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), che da giorni riferisce di scontri tra le due fazioni di jihadisti nella provincia centrale di Hama. Secondo le ultime informazioni riferite da testimoni locali alla ong, i miliziani di Tahrir Al-Sham, l'ex fronte Al Nusra, sono riusciti a strappare il villaggio di Al Rahjan nel nord-est della provincia, e ora combattono per prendere il controllo di quelli di Al Shakuziyyeh e Sarha.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 16 Ottobre 2017, 05:00