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Calendario dell’Avvento: Il Tè

"Il Tè" è l'immagine scoperta dai Babbi Natale, decima opera di Velasco Vitali - Le riflessione di Flavio Arensi

"Il Tè" è l'immagine scoperta sotto la neve dai Babbi Natale la sera di domenica 10 dicembre, decima opera che Velasco Vitali ha realizzato per il Calendario dell'Avvento legnanese. 

Il critico Flavio Arensi condivide con noi alcune riflessioni sul dipinto, facendo una distinzione fra i diversi tipi di tè. 


Quel momento del fine settimana, invernale, dove tutti sono finalmente a casa; qualcuno chiede dalla cucina se si vuole una tazza di tè caldo. Lo si beve tutti insieme chiacchierando, come non capita tutti i giorni, come capita solo nella pausa per il tè.

Tipo di tè:

Tè Verde

E anche detto Tè non fermentato, ed è proprio perché le foglie non vengono sottoposte a tale procedimento che conservano il loro colore verde, producendo un infuso chiaro e profumato. 

Tè Bianco

E' uno dei tè cinesi più preziosi e ricercati, alcuni tipi di Yin Zhen (Aghi d'argento) sono costosissimi e vengono raccolti esclusivamente in determinati giorni dell'anno. 

Oolong

Sono i tè che subiscono un parziale processo di ossidazione e quindi hanno un colore più o meno scuro (i francesi li chiamano Bleu-verts in virtu delle sfumature verde blu che hanno alcuni di essi) e producono infusi più corposi e dal sapore più intenso di quelli verdi.

Tè Nero

È prodotto principalmente in India e nei paesi africani per accontentare il gusto occidentale che richiede tè forti e ricchi di teina, capaci di sostituire egregiamente il caffè. Ma anche la Cina produce ottimi tè neri specialmente nello Yunnan e nel Fujian, patria del tè affumicato. 

Tè Aromatizzato

Per la realizzazione di tè aromatizzato vengono indifferentemente usati sia il tè verde, che il nero, che l'oolong. Possiamo distinguere due procedimenti: quello tradizionale cinese che consiste nell'aggiungere alle foglie di tè petali o boccioli di fiori che alla fine verranno tolti e in Cina si chiamano Hua Cha (tè ai fiori) o Hsiang Pien (Frammenti Profumati). Tra le essenze più usate ricordiamo il gelsomino, il crisantemo dolce, il loto e i petali di rose. L'altro metodo prevede l'aggiunta alle foglie di tè di olii essenziali e in questo caso il numero degli aromi possibili è amplissimo.

Tè Puerh (o postfermentato)

Il puerh deve il suo nome alla città dove veniva commerciato e che, ironicamente, non produce tè. È detto anche tè postfermentato perché subisce una lavorazione molto particolare che gli conferisce un sapore che ricorda la terra bagnata.

Redazione
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Pubblicato il 10 Dicembre 2017
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