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Minelli (Anpi): “Mauro Venegoni ha ispirato la nostra Costituzione”

Nel suo discorso Primo Minelli, presidente Anpi Legnano, ha ricordato i valori per cui è morto il partigiano: libertà, democrazia, uguaglianza

Nel ringraziare tutti i presenti, istituzioni, partiti, associazioni e l’ANPI di Busto Arsizio e l’ANPI di Cassano Magnago vorrei fare anche qualche considerazione sull’attualità in occasione della giornata del ricordo del sacrificio di Mauro Venegoni.

Lui e la sua famiglia, in particolare i suoi fratelli, furono protagonisti della lotta antifascista fin dagli albori.

La lotta contro il fascismo per loro inizia prima ancora della marcia su Roma; è significativo l’intervento di Mauro in una assemblea in Franco Tosi per rivendicare condizioni di lavoro migliori, per affermare la dignità dei lavoratori e per denunciare i pericoli democratici che l’insorgente fascismo avrebbe provocato.

Il suo coraggio e le sue opinioni le pagò duramente con anni di carcere e con anni di esilio forzato. Nemmeno queste condanne piegarono le sue convinzioni di comunista.

Libertà, democrazia, uguaglianza erano le ragioni della sua battaglia politica. Principi questi che sono poi stati racchiusi nella Carta Costituzionale.

Costituzione che oggi nel settantesimo anniversario della sua emanazione mantiene intatti i suoi valori di democrazia e di libertà. Baluardo contro l’indifferenza e la violenza materiale e verbale che stanno minando le fondamenta della democrazia. La Costituzione che garantisce tutti: maggioranze politiche e minoranze che vengono espresse nelle libere elezioni.

Il Presidente Mattarella dice – e noi condividiamo – che la nostra Costituzione è l’antidoto alla possibile ubriacatura di potere che può assalire che ha un forte consenso politico elettorale, come avvenne nel passato in Italia ed in Germania.

Il Presidente infatti dice che la divisione dei poteri nella Costituzione è l’antidoto contro l’uomo solo al comando.

Le norme e le regole definite con tutti i diritti e i doveri valgono per tutti, cittadini e governanti.

I Governi, che sono tutti pro-tempore, passano e la Costituzione resta.

Alzare la voce a difesa della Costituzione significa onorare uomini come Mauro Venegoni e non ricordarli semplicemente come martiri della Resistenza.

Ottant’anni fa venivano emanate le famigerate leggi razziali che condannarono milioni di uomini, donne e bambini alla morte nei campi di sterminio. Fatti che occorre ricordare con determinazione anche per capire come tutto ciò è stato possibile.

L’aver fatto una serata in Comune a Legnano, dopo aver portato decine di ragazzi a visitare i campi di sterminio (di questo ringraziamo il Sindaco Fratus) è stato significativo per capire il perché uomini come Mauro Venegoni si batterono fino allo stremo nella lotta di Liberazione.

Ricordare quelle leggi emanate dal fascismo significa combattere oggi forme di antisemitismo, di intolleranza, di razzismo e di odio politico che stanno pericolosamente riaffiorando nel nostro Paese e in Europa. Le vicende di Lodi e di Riace, ma anche le bombe contro le sedi della Lega, sono fatti contro i valori costituzionali che rendono più difficile la pacifica convivenza sociale.

C’è un razzismo legato al colore della pelle o alla terra di provenienza ma c’è anche una discriminazione legata all’indigenza e alla povertà. Come se essa fosse una colpa.

Stiamo assistendo ad una grave crisi dell’Europa costruita dopo la Liberazione al grido “mai più guerre”. Europa fondata su valori non solo economici, ma anche su valori etici con l’idea di superare i nazionalismi che sono stati la causa di gravi conflitti che per secoli hanno insanguinato l’Europa. Noi, la nostra generazione, con l’Europa unita non abbiamo conosciuto le guerre che hanno sopportato i nostri genitori.

La difficile crisi economica non può giustificare la nascita di formazioni politiche che si richiamano al ventennio contro cui si battè Mauro Venegoni.

La miseria che patirono uomini come Mauro non li portò minimamente ad immaginare di rivolgersi a formazioni reazionarie e fasciste.

Ricordiamo oggi Mauro Venegoni per il suo eroismo di Partigiano combattente, tenendo vivi i valori politici etici e morali per cui si è sacrificato.

Primo Minelli, presidente Anpi Legnano

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Ottobre 2018
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