Don Giuseppe Prina, il parroco della Bontà
La figura dell'ex parroco, scomparso nel maggio scorso, ricordata da don Gianluca Tognon, per nove anni suo coadiutore - Il premio ritirato dalla sorella Agnese
Ogni anno, durante l'investitura della reggenza di Legnarello, viene assegnato il Premio Bontà a un personaggio legato alla contrada e alla parrocchia.
Oggi, domenica 3 febbraio, il riconoscimento è stato attribuito alla memoria di don Giuseppe Prina, indimenticato parroco scomparso nel maggio scorso e ricordato sempre con un profondo affetto e rimpianto.
In chiesa, il premio è stato ritirato dalla sorella Agnese (nella foto sopra, con don Stefano Valsecchi e il gran priore Alessandro Mengoli), mentre un pensiero è stato pronunciato da don Gianluca Tognon, suo coadiutore per anni e oggi alla parrocchia Beata Giuliana di Busto Arsizio.
"Credo di interpretare il pensiero di tutti dicendo che don Giuseppe sia stato il parroco della Bontà – ha affermato il sacerdote -. Lo è stato per me in questi 9 anni in cui abbiamo condiviso il ministero pastorale e penso che lo sia stato per ciascuno di voi. Tutti noi abbiamo un motivo per dire grazie a don Giuseppe per il bene che ha fatto. Ringrazio il parroco don Stefano, la contrada e la sorella Agnese. Qundo vedo lei è come se vedessi don Giuseppe. Siamo tutti qui riuniti per dire soprattutto grazie a un parroco che, specie nel mio caso, è stato un papà, un padre che mi ha insegnato tanto".
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