MESSINA. Questa mattina, presso il Comando Provinciale Carabinieri di Messina, il colonnello Iacopo Mannucci Benincasa ha incontrato i rappresentanti della stampa del capoluogo e della Provincia per uno scambio di auguri. Nel corso dell’incontro, sono state ricordate alcune delle principali attività condotte dai militari del comando provinciale in città ed in Provincia.

Si inizia a gennaio con l’operazione “Doppia Sponda”, in cui è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 19 soggetti, ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi da fuoco e altri reati.

Risale invece a febbraio l’operazione “Nebrodi”,  con un decreto di fermo della D.D.A. di Catania a carico di 9 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di appartenere alla articolazione di cosa nostra etnea operante nei comuni di Bronte, Cesarò e Maniace, nonché di essere autori di atti estorsivi aggravati dal metodo mafioso

A luglio ecco invece l’operazione “Beta”, con un’ordinanza cautelare a carico di 30 appartenenti ad una consorteria criminale, collegata alla famiglia mafiosa catanese “Santapaola-Ercolano”, ritenuti responsabili – a vario titolo –  di associazione di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, corruzione, riciclaggio, detenzione e porto abusivo di armi, organizzazione di corse clandestine di cavalli, esercizio di giochi d’azzardo, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, rivelazione di segreto d’ufficio e altro, tutti aggravati dal metodo mafioso.

L’operazione “Fiori di pesco”, nel mese di novembre, culmina con l’esecuzione di un ordinanza di custodia cautelare a carico di 12 persone appartenenti ad una consorteria criminale riferibile al “clan Brunetto”, egemone nella fascia ionica della  provincia – in particolare nella valle dell’Alcantara – e collegata alla famiglia mafiosa cataneseSantapaola-Ercolano”, ritenute responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione aggravata dal metodo mafioso, danneggiamento seguito da incendio e traffico di sostanze stupefacenti.

Risale ad appena due settimane fa l’operazione “PATHOLOGY”, con l’esecuzione di una ordinanza applicativa di misura cautelare nei confronti di 33 soggetti, ritenuti responsabili – a vario titolo – di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione, truffa aggravata ai danni ai danni dell’INPS, falsa perizia, falso in atto pubblico e altro, e contestualmente sono stati notificati 69 avvisi di garanzia nei confronti di altrettanti indagati.

Le indagini a seguito dell’omicidio di Roberto Scipilliti, avvenuto a Savoca (ME),  svolte in poco più di un mese che hanno condotto all’esecuzione di un provvedimento cautelare a carico dei due presunti autori, uno dei quali era peraltro latitante, poiché gravemente indiziati di omicidio, sequestro di persona e occultamento di cadavere.

Un particolare menzione – hanno spiegato i militari – merita l’attività di indagine svolta a seguito della sparatoria “M’Ama”,  con l’individuazione, in pochissimo tempo, dei due autori, i quali pressati dalle serrate ricerche si sono costituiti. La bontà delle indagini svolte in  piena sinergia con la Procura della Repubblica ha portato già ad una loro condanna nel primo grado di giudizio.

Fra i momenti più impegnativi non si può dimenticare il vertice dei capi di Stato e di Governo del G7, un banco di prova per gli oltre duemila Carabinieri, provenienti da tutta Italia che, insieme agli appartenenti alle altre forze di Polizia ed alle Forze Armate impegnate, hanno fornito il loro apporto di professionalità e competenza al dispositivo di sicurezza.

A margine dell’incontro il Comandante Provinciale ha voluto porre l’accento sui risultati della campagna di sensibilizzazione avviata da settembre dai Carabinieri di Messina in relazione alla sicurezza stradale.

 

Dall’avvio della campagna, i reparti del Comando Provinciale che operano nel capoluogo hanno elevato in città per questa tipologia di infrazioni (guida senza casco, guida senza cintura o di sistemi di ritenuta e uso del cellulare alla guida) complessivamente oltre 500 infrazioni di cui:

  • 255 per guida senza casco;
  • 165 per guida senza cintura o senza sistemi di ritenuta;
  • 140 per uso di cellulari alla guida.

 

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